30 dicembre 2016

OSTIA, MAFIA: QUALE PROPOSTA DI PROROGA DEL COMMISSARIAMENTO?

Filippo Bubbico (PD), Alla sua dx, Andrea Tassone (PD).
Alla sua sx, Gianpiero Cioffredi (PD)
Certi stupidi neppure con tre ore di normalità riuscirebbero a capire quello che un bambino di tre anni riesce a capire da solo. Eppure l'imbroglio del commissariamento di Ostia per mafia è chiaro a tutti. Lo ha ripetuto più volte Matteo Orfini (presidente del PD), parlando di una vera opera di depistaggio necessaria dopo gli arresti (del PD) di Mafia Capitale: bisognava commissariare Ostia (mafia criminale) perchè non si commissariasse Roma (mafia capitale). Ricordiamo che l'unico processo dove è ancora in piedi l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso è proprio quella di Mafia Capitale, che ha visto gli arresti dell'ex-presidente del Municipio X, Andrea Tassone (PD).
Ora, in data 29 dicembre 2016, è stato emesso un raffazzonato comunicato stampa del Consiglio dei Ministri (cioè del 'nuovo' Governo Gentiloni, PD), con tanto di errore grammaticale (segno della frettolosità e grossolanità con cui è stato redatto): proroga del commissariamento per altri 6 mesi "del X Municipio (Ostia) di Roma Capitale, anch’esso risultato condizionate da iniziative criminali".
Ostia, che è rimasta silenziosa dal 27 agosto 2015, data in cui il Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella, PD) ne firmò il decreto di commissariamento, assiste con divertimento a quest'altra buffonata targata PD che, in tutti i modi, da 3 anni a questa parte, cerca di impedire il normale confronto democratico del voto. Si vieta ai cittadini del Municipio X di votare per Ostia ma si 'consente' che votino per Roma: ma i voti non sono sempre delle stesse persone? Il problema (per il PD) è che ormai il PD è ben consapevole di essere diventato un comitato elettorale dei poteri forti (comprese le banche, alla faccia del comunismo!) e di non avere più credibilità, tanto da esercitare azioni di Governo a copertura del mancato esercizio degli strumenti democratici. La domanda: è davvero tutto normale in questa proroga dai toni picareschi?

LA PROROGA DEL COMMISSARIAMENTO
Nessuno lo fa, ma per capire di cosa stiamo parlando si dovrebbe leggere il comma 10 dell'art.143 del Testo Unico Enti Locali (D.lgs. n. 267/2000), Parte I, Titolo VI, Capo II (Controllo sugli organi): "L’eventuale provvedimento di proroga della durata dello scioglimento è adottato non oltre il cinquantesimo giorno antecedente alla data di scadenza della durata dello scioglimento stesso, osservando le procedure e le modalità stabilite nel comma 4".
Il decreto è del 27 agosto 2015 dunque il commissariamento sarebbe terminato (18 mesi) il 27 febbraio 2017. Dal 29 dicembre 2016 al 27 febbraio 2017 ci sono 60 giorni, ma per avere effetto, la proposta del Consiglio dei Ministri deve essere confermata da un nuovo decreto del Presidente della Repubblica entro l'8 gennaio 2017 (il 50° giorno). Non ci risulta che ancora ad oggi ci sia stata la firma del Presidente della Repubblica, tra gli atti non normativi, di questo atto deliberato dal Consiglio dei Ministri (almeno alla pubblicazione di questo articolo, questo il link  per gli aggiornamenti). Dunque, anche se lo sarà (come avevamo già previsto in tempi non sospetti), Ostia non è stata ancora commissariata per altri 6 mesi. Certo sarebbe un problema se l'attuale Prefetto della commissione straordinaria di Ostia, Domenico Vulpiani, accettasse la candidatura a sindaco del comune di Manciano (elezioni a maggio 2017) in quota PD. In tal caso il Presidente Mattarella dovrebbe fare un nuovo decreto nei tempi giusti.

LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MININISTRI
Il Consiglio dei Ministri è stato convocato giovedì 29 dicembre 2016 alle ore 9,30 a Palazzo Chigi. All'ordine del giorno, risultavano i seguenti argomenti:

  • Nomina dei Sottosegretari di Stato;
  • DECRETO-LEGGE: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative;
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige ;
  • LEGGI REGIONALI

Dal comunicato stampa invece si legge che il 29 dicembre 2016 il Consiglio dei ministri si è riunito alle ore 9.42 a Palazzo Chigi ed è terminato alle ore 11.07. Appena 85 minuti, in cui però si è discusso, fuori 'sacco', molto di più di quanto previsto e cioè i seguenti argomenti:

  • NOMINA DEI SOTTOSEGRETARI DI STATO
  • PROROGA DI TERMINI (decreto 'Milleproproghe)
  • ULTERIORI INTERVENTI PER REGIONI COLPITE DA STATI D’EMERGENZA
  • ATTUAZIONE DELLO STATUTO DEL TRENTINO-ALTO ADIGE
  • SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MARANO E PROROGA DELLA GESTIONE STRAORDINARIA DEL X MUNICIPIO DI ROMA CAPITALE
  • NOMINE (Commissario straordinario discariche abusive; Commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario Torino - Lione)
  • REFERENDUM ABROGATIVI SUL JOBS ACT
  • LEGGI REGIONALI E CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

In particolare si legge, tra i tre sottosegretari dell'Interno, il nome di Filippo Bubbico (PD), Viceministro dell'Interno sotto il Ministro Angelino Alfano sia nel Governo Letta che nel Governo Renzi. Filippo Bubbico il 7 novembre 2013 partecipò ad Ostia, a sostegno dell'operato di Andrea Tassone (poi arrestato per Mafia Capitale), a un discutibile Consiglio del X Municipio il cui ordine del giorno verteva 'sul contrasto alla criminalità organizzata'. Sentire oggi le dichiarazioni rilasciate dai vari esponenti, fa venire la pelle d'oca.

IL CASO DI FILIPPO BUBBICO (PD)
Bubbico quel 7 novembre del 2013 non era da solo. A dare sostegno a Tassone c'erano infatti (tutti legati al PD) anche il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Giuseppe Berretta, il presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio Giampiero Cioffredi, l’assessore alle periferie e lavori pubblici di Roma Capitale Paolo Masini, la delegata alla sicurezza di Roma Capitale Rossella Matarazzo (oggi primo dirigente del Commissariato di Ostia), l’avvocato generale di Roma Capitale Rodolfo Murra e il capogruppo del PD dell’aula Giulio Cesare di Roma Capitale, Francesco D'Ausilio (di recente, rinviato a giudizio sempre per mafia Capitale). Bubbico tornerà ad Ostia il 30 marzo 2015 subito dopo le dimissioni di Tassone (18 marzo 2015) sostenendo ancora una volta l'operato del PD e rilasciando queste dichiarazioni: "A Ostia non serve l'esercito, ma buona politica, meno parole e più fatti, buona amministrazione e impegno dell'imprenditoria onesta e legale per sconfiggere la penetrazione criminale in un settore economico particolarmente appetibile". Peccato che sempre il 18 marzo 2015 il Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, avesse già firmato gli arresti in carcere di Tassone, poi divenuti 'domiciliari' il 4 giugno 2015. Davvero Bubbico non sapeva nulla?
Strano, perchè il 27 agosto 2015, cioè 5 mesi dopo, Alfano (di cui Bubbico era sottosegretario) sottopose al Presidente Mattarella la relazione con la richiesta di commissariamento per Ostia, citando fatti e circostanze che coinvolgevano anche Tassone. Addirittura quei fatti erano narrati dal Prefetto di Roma, Franco Gabrielli (dal 29 aprile 2016, Capo della Polizia) all'interno della relazione al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, "sull'esito delle verifiche disposte su Roma Capitale", datata 8 luglio 2015 (Prot. n. 3341/2015/SDS).
Filippo Bubbico e non il neo-ministro dell'Interno, Marco Minniti, è dunque il vero artefice della proposta di proroga. Del resto la notizia della proroga era già nota dal 5 dicembre 2016, sia al PD che al M5S, compresa Alleanza Nazionale. Infatti prima della seduta del Consiglio dei Ministri n.143, in cui l'ex-Presidente Matteo Renzi annunciò di voler comunicare le proprie dimissioni dopo il disastroso esito referendario, si parlò già della proroga di Ostia, tutti convenendone l'opportunità.

MAFIA O NON MAFIA?
Il problema vero è che dopo 16 mesi a Ostia non si è scoperto proprio un bel nulla. La magistratura giudicante ha snellito di parecchio i teoremi della magistratura inquirente e non sono emersi appalti, infiltrazioni, connivenze politiche nuove a quelle già dettagliate nelle indagini di 3 anni fa. Il PD è scappato da Ostia lasciando nei punti strategici alcune sue pedine a presidiare un territorio su cui ha molti interessi. Ora, in particolare, si aprirà la stagione balneare e si dovranno fare i nuovi bandi per l'assegnazione delle spiagge libere attrezzate, così come arriveranno a sentenza i primi processi tra cui quello di Mafia Capitale. Il commissariamento non ha scalfito la struttura amministrativa se non appesantendola di ulteriori controlli 'antimafia'. Ben vengano questi, anche con la proroga del commissariamento, perchè se c'è una cosa che fa gola alle mafie sono gli appalti pubblici e chi aveva le mani dentro gli appalti pubblici ad Ostia era proprio il PD. Insomma, vuoi vedere che Bubbico ha lanciato un boomerang? Noi cittadini aspettiamo con divertimento. A Carnevale ogni scherzo vale.