Auguri, Auguri, Auguri, nel segno del miglior ottimismo, a titolo personale e delle associazioni che rappresento. Basterebbe questa frase, a reti unificate, ma qualche riflessione mi scappa.
Amministrare municipi, città o Regioni, governare uno Stato non significa comandare. Intollerabili i politici (eletti e nominati) che comunicano con twitter ma non incontrano i cittadini, schifoso un governo delle false promesse che sotto Natale partorisce condoni edilizi per i balneari, da cacciare un PD romano che decide proroghe per consentire maggior cemento a Roma ma senza servizi.
Abbiamo lo scandalo di una trattativa stato-mafia che coinvolge Napolitano e dobbiamo credere che in basso, molto ma molto più in basso, non sia mai accaduto nulla?
E' iniziato il processo di mafia a Roma, per 416-bis, ma mancano tra gli indagati i politici e gli imprenditori, che si dichiarano le vittime di un sistema che invece loro stessi hanno creato: un processo che si scioglierà come neve al sole parlando di sola criminalità. Chi ha voluto la bicicletta come Marino, chi si è preso la responsabilità di questo Paese, non pianga: sapeva cosa veniva a fare, produca fatti non chiacchiere, pedali. Non ci da alcuna garanzia che la faccia di un puttaniere sia stata sostituita con quella di un Dottor Balanzone, prodigo di inutili insegnamenti e di consigli inappropriati, ma sempre legato a Gianni Letta, sempre con la massoneria e le lobby alle spalle. Quale rilancio dell'economia se i nuovi posti e contratti di lavoro rasentano forme di schiavitù?
Se manca la partecipazione tutto questo non cambierà mai e l'esempio è lo scivolone di questo Municipio che chiude l'aula consiliare ai cittadini ma apre le casse pubbliche per finanziare le feste di Capodanno agli amici. Illetterati che spacciano per cultura la logica del compromesso.
Gli ultimi Auguri per il 2014 li riservo a chi finge che queste cose la gente non le abbia ancora capite perché per loro saranno tempi duri se continueranno su questa strada.
24 dicembre 2013
17 dicembre 2013
SPIAGGE NATALIZIE E PD SCHIFOSO
Buon Natale e serene festività. Soprattutto ai balneari che hanno trovato un bel regalo sotto l'albero del PD. Dove sono finiti tutti gli strillatori del centro sinistra che urlavano "no alla vendita delle spiagge", "no alla casta dei balneari"?
SANATORIA PER GLI STABILIMENTI BALNEARI, LEGGE DI STABILITA'.
Il deputato del Pd Mainio Marchi ha presentato un emendamento che prevede una sanatoria dei contenziosi sui canoni di affitto degli stabilimenti balneari. I procedimenti giudiziari pendenti possono essere così risolti pagando in un'unica soluzione il 30% delle somme dovute oppure il 70% con una rateizzazione in nove anni.
L'imbroglio elettorale sta anche nel sostenere delle idee e poi fare esattamente il contrario una volta raggiunta la poltrona. Io addirittura ho ritirato la mia candidatura in campagna elettorale (Lista Marino) per lo schifo compiuto da PD e SeL nel Municipio X di Roma 'Capitale' (della vergogna) già in fase di votazione. Chi ha votato PD, Lista Marino o altri partiti della coalizione del centrosinistra non fa schifo. Fa schifo chi si è seduto sulle poltrone e oggi non fa quanto promesso, a partire dagli eletti a Ostia, tutti contro i balneari poi tutti a favore dei balneari. Fa schifo anche un'opposizione che non fa l'opposizione. E non mi permetto di dire che fanno schifo quelli che hanno votato a centrodestra. Gli elettori sono sacri, gli eletti fanno schifo, gli imprenditori (anche i balneari) fanno il loro lavoro e fino a quando troveranno una classe politica e partiti schifosi che non curano il bene della collettività, avranno sempre i loro vantaggi.
Auguri. Nel 2014, ne avremo bisogno.
SANATORIA PER GLI STABILIMENTI BALNEARI, LEGGE DI STABILITA'.
Il deputato del Pd Mainio Marchi ha presentato un emendamento che prevede una sanatoria dei contenziosi sui canoni di affitto degli stabilimenti balneari. I procedimenti giudiziari pendenti possono essere così risolti pagando in un'unica soluzione il 30% delle somme dovute oppure il 70% con una rateizzazione in nove anni.
L'imbroglio elettorale sta anche nel sostenere delle idee e poi fare esattamente il contrario una volta raggiunta la poltrona. Io addirittura ho ritirato la mia candidatura in campagna elettorale (Lista Marino) per lo schifo compiuto da PD e SeL nel Municipio X di Roma 'Capitale' (della vergogna) già in fase di votazione. Chi ha votato PD, Lista Marino o altri partiti della coalizione del centrosinistra non fa schifo. Fa schifo chi si è seduto sulle poltrone e oggi non fa quanto promesso, a partire dagli eletti a Ostia, tutti contro i balneari poi tutti a favore dei balneari. Fa schifo anche un'opposizione che non fa l'opposizione. E non mi permetto di dire che fanno schifo quelli che hanno votato a centrodestra. Gli elettori sono sacri, gli eletti fanno schifo, gli imprenditori (anche i balneari) fanno il loro lavoro e fino a quando troveranno una classe politica e partiti schifosi che non curano il bene della collettività, avranno sempre i loro vantaggi.
Auguri. Nel 2014, ne avremo bisogno.
10 dicembre 2013
MUNICIPIO X: LA SCUFFIA DEL VECCHISSIMO E INUTILE PD
(grafica de Il Messaggero del 10/12/2013) |
Una nota. Il 25 novembre 2012 alle primarie qui da noi si presentarono 10mila elettori, un anno dopo sono 8mila: il 20% in meno (bisognerebbe vedere però la percentuale in aumento degli extra-comunitari...). Axa e Casalpalocco contarono 1.800 elettori, quest'anno 1.500: ottimo lavoro.
Un'altra nota. SeL qui da noi ha fatto la guerra a Renzi: complimenti, seguitate così. In fondo, Vendola prima o poi salterà sul carro per cui quanto detto un anno fa dall'ancora oggi coordinatore SeL locale diventerà imbarazzante: "L’obiettivo è per ora quello indicato da Vendola: non far vincere Renzi, il quale non appare in grado di garantire sufficientemente le istanze da noi proposte". Ma si sa: la politica è artistica.
Una terza nota: anche chi una volta faceva la giornalista, poi è entrata nelle grazie del patròn del porto, poi in quelle del generale Tazzone (carissimo amico del patròn del porto), tifava Cuperlo. La Famiglia non va mai tradita, mai.
29 novembre 2013
GREEN GPII
070 veloce ma non puoi timbrare il biglietto. Metro B con suonatore di valzer e sirtaki interrotto da giovane mamma tzigana che chiede pane e latte. Termini tappezzata da Vodafone ma se non esci prende solo Tre. Colazione al bar con battute romane. "Io poveretta dare cappuccino" "Ahó daje quarcosa a questa che è madre de tre fiji orfani". Altra. "Mi da un caffè e un goccio d'acqua?" "Caffè ok, ar bagno già ce só stato" e risata sguaiata. La gente non parla di Berlusconi ma la stazione è tappezzata di cartelloni contro il "femminicidio" (ma nessuno aiuta le donne anziane che chiedono elemosina). I bus dell'ATAC sono tappezzati dal PD: 'si vota l'8 dicembre' (e con i tuoi 2 euro se ne vanno a cena). 714 con cartello capovolto, jumbo-bus (11) in retromarcia, statua di Giovanni Paolo II diventata verde con il cartello che spiega ai turisti cosa sia: 'Conversazioni'. Manca solo Arfio Marchini: 'Termini Terminator, Roma ti amo'.
p.s. - a Termini ci sono più napoletani che giapponesi, sul treno pure.
p.s. - a Termini ci sono più napoletani che giapponesi, sul treno pure.
2 agosto 2013
OSTIA E LA MALAVITA: UN ARTICOLO 'SCOMPARSO' DI REPUBBLICA
C'è un articolo di Repubblica del 28 luglio 2013 (pag.V della Cronaca di Roma) introvabile in formato elettronico su internet. Neppure nelle rassegne stampa. Il testo è molto pesante e lo riportiamo per intero, senza commenti.
L'EMERGENZA CRIMINALITÀ
Il retroscena
I business e le coperture dei clan quell'indagine bloccata 10 anni fa. Avevano scoperto la cupola ma i detective furono rimossi.
UN DÉJÀ vu. La parola fine alla mafia di Ostia poteva essere scritta 10 anni fa. Perché quei nomi e cognomi eccellenti della malavita, quei traffici di droga e quei giri di armi, quell'impero economico su cui stavano mettendo le mani i clan (e che venerdì sono stati sequestrati, si tratta di ristoranti, panetterie e stabilimenti), e che oggi compaiono nell'ordinanza per 416 bis, erano sotto la lente di un pool di investigatori a cui qualcuno recise le ali. Piero Fierro, agente pluridecorato della polizia di frontiera e Gaetano Pascale, eccellente investigatore della Narcotici alla Mobile, insieme ad altri cinque colleghi erano a un passo dalla verità. Ma qualcuno decise di stroncare la loro carriera, di metterli fuori dai giochi. E oggi i sette poliziotti sono in pensione, con cause per mobbing ancora aperte (seguite dall'avvocato Floriana De Donno) e procedimenti penali che li hanno trascinati da un giorno all'altro nella bufera, archiviati. Tutto cominciò all'indomani dell’omicidio Frau: era il 2002. Meglio, tre mesi prima dell’esecuzione dell’uomo, un calibro da novanta nella Banda della Magliana. Si era creato uno squilibrio nel narcotraffico a Ostia. Così partì l’operazione Maya, nata dalla scomparsa, per un fatto di lupara bianca, di Santo Caldarella, detto «u monaco» personaggio di spessore nella mala, imparentato con la famiglia Triassi. Lui fece affari su Ostia per conto dei Cuntrera- Caruana, gente i cui mandati di cattura sono firmati da Giovanni Falcone. In quegli anni a gestire il traffico di stupefacenti, esattamente come oggi, erano i clan Triassi-Fasciani, il vertice della cupola era Caldarella. Tra i suoi luogotenenti sul territorio c’era Paolo Frau, ammanicato con gente potente, come l’imprenditore Balini, e in stretto contatto con pregiudicati che da Ostia si erano trasferiti in Sudamerica. La squadra della Polaria, che lavorava in tandem con la sezione narcotici della Mobile, chiese di intercettare una serie di personaggi, tra cui appunto Frau. La mattina dell’omicidio il gip Blaiotta, per insufficienza di prove, rispose picche alla richiesta. Dopo l’esecuzione, avvenuta nel tardo pomeriggio, arrivò invece l’ok. Peccato che il soggetto da monitorare fosse già passato all’altro mondo. Il pool di investigatori non si perse d’animo e scoprì che la prima telefonata fatta dalla moglie di Frau era diretta a un pregiudicato in Costa Rica, Luigi Vit (citato nell'ordinanza del gip D’Alessandro, con tutti i dettagli scoperti proprio in quegli anni dalla squadra oggi in pensione). La magistratura accordò il permesso di andare in Costa Rica e Brasile: c’erano diversi pluripregiudicati di Ostia trapiantati lì. C’era Igor Simmi, considerato uno dei terminali in Costa Rica della droga che arrivava a Ostia e appunto il Vit che attualmente è ancora latitante. Ai superiori gerarchici dei poliziotti di Polaria e Mobile venne presentata un’informativa di 100 pagine in cui si spiegava tutta la filiera di società intestate a prestanome attraverso cui si riciclavano i soldi provento del narcotraffico. Ma qualche giorno prima della partenza, siamo a settembre del 2003, arrivò un esposto anonimo. L’esposto sosteneva che chi stava indagando su Ostia aveva sottratto alla polizia soldi per trasferte e straordinari notturni. Risultato: seduta stante i sette investigatori vennero sollevati dal'’indagine. Nessuno mai indagò su chi aveva mandato quella lettera. Mai. Le indagini erano concentrate sull'operato della squadra. Indagini che nel 2007 si conclusero con un nulla di fatto: nessuno di loro aveva mai toccato una lira. Ma nel frattempo il Viminale, per stare sicuro, li ha messi alla porta. E per dieci anni nessuno ha toccato Ostia e i suoi traffici mafiosi. La domanda allora è: perché qualcuno mise il bavaglio a quell'inchiesta? Alla luce dei risultati di oggi, a chi ha fatto veramente comodo voltarsi dall'altra parte? (federica angeli)
L'EMERGENZA CRIMINALITÀ
Il retroscena
I business e le coperture dei clan quell'indagine bloccata 10 anni fa. Avevano scoperto la cupola ma i detective furono rimossi.
UN DÉJÀ vu. La parola fine alla mafia di Ostia poteva essere scritta 10 anni fa. Perché quei nomi e cognomi eccellenti della malavita, quei traffici di droga e quei giri di armi, quell'impero economico su cui stavano mettendo le mani i clan (e che venerdì sono stati sequestrati, si tratta di ristoranti, panetterie e stabilimenti), e che oggi compaiono nell'ordinanza per 416 bis, erano sotto la lente di un pool di investigatori a cui qualcuno recise le ali. Piero Fierro, agente pluridecorato della polizia di frontiera e Gaetano Pascale, eccellente investigatore della Narcotici alla Mobile, insieme ad altri cinque colleghi erano a un passo dalla verità. Ma qualcuno decise di stroncare la loro carriera, di metterli fuori dai giochi. E oggi i sette poliziotti sono in pensione, con cause per mobbing ancora aperte (seguite dall'avvocato Floriana De Donno) e procedimenti penali che li hanno trascinati da un giorno all'altro nella bufera, archiviati. Tutto cominciò all'indomani dell’omicidio Frau: era il 2002. Meglio, tre mesi prima dell’esecuzione dell’uomo, un calibro da novanta nella Banda della Magliana. Si era creato uno squilibrio nel narcotraffico a Ostia. Così partì l’operazione Maya, nata dalla scomparsa, per un fatto di lupara bianca, di Santo Caldarella, detto «u monaco» personaggio di spessore nella mala, imparentato con la famiglia Triassi. Lui fece affari su Ostia per conto dei Cuntrera- Caruana, gente i cui mandati di cattura sono firmati da Giovanni Falcone. In quegli anni a gestire il traffico di stupefacenti, esattamente come oggi, erano i clan Triassi-Fasciani, il vertice della cupola era Caldarella. Tra i suoi luogotenenti sul territorio c’era Paolo Frau, ammanicato con gente potente, come l’imprenditore Balini, e in stretto contatto con pregiudicati che da Ostia si erano trasferiti in Sudamerica. La squadra della Polaria, che lavorava in tandem con la sezione narcotici della Mobile, chiese di intercettare una serie di personaggi, tra cui appunto Frau. La mattina dell’omicidio il gip Blaiotta, per insufficienza di prove, rispose picche alla richiesta. Dopo l’esecuzione, avvenuta nel tardo pomeriggio, arrivò invece l’ok. Peccato che il soggetto da monitorare fosse già passato all’altro mondo. Il pool di investigatori non si perse d’animo e scoprì che la prima telefonata fatta dalla moglie di Frau era diretta a un pregiudicato in Costa Rica, Luigi Vit (citato nell'ordinanza del gip D’Alessandro, con tutti i dettagli scoperti proprio in quegli anni dalla squadra oggi in pensione). La magistratura accordò il permesso di andare in Costa Rica e Brasile: c’erano diversi pluripregiudicati di Ostia trapiantati lì. C’era Igor Simmi, considerato uno dei terminali in Costa Rica della droga che arrivava a Ostia e appunto il Vit che attualmente è ancora latitante. Ai superiori gerarchici dei poliziotti di Polaria e Mobile venne presentata un’informativa di 100 pagine in cui si spiegava tutta la filiera di società intestate a prestanome attraverso cui si riciclavano i soldi provento del narcotraffico. Ma qualche giorno prima della partenza, siamo a settembre del 2003, arrivò un esposto anonimo. L’esposto sosteneva che chi stava indagando su Ostia aveva sottratto alla polizia soldi per trasferte e straordinari notturni. Risultato: seduta stante i sette investigatori vennero sollevati dal'’indagine. Nessuno mai indagò su chi aveva mandato quella lettera. Mai. Le indagini erano concentrate sull'operato della squadra. Indagini che nel 2007 si conclusero con un nulla di fatto: nessuno di loro aveva mai toccato una lira. Ma nel frattempo il Viminale, per stare sicuro, li ha messi alla porta. E per dieci anni nessuno ha toccato Ostia e i suoi traffici mafiosi. La domanda allora è: perché qualcuno mise il bavaglio a quell'inchiesta? Alla luce dei risultati di oggi, a chi ha fatto veramente comodo voltarsi dall'altra parte? (federica angeli)
28 luglio 2013
OSTIA, 'MAFIA DELLE SPIAGGE': ANCHE IL X MUNICIPIO CHIEDE CHIAREZZA A MARINO SU BALINI
Siamo molto soddisfatti di leggere dalle pagine di Repubblica (1) che oggi l'attuale X Municipio ha chiesto chiarezza a Marino sul ruolo svolto da Mauro Balini, direttore del Porto Turistico di Ostia, all'interno delle indagini sulla 'mafia delle spiagge'. Proprio ieri avevamo inviato un fax al Sindaco di Roma (2) chiedendo di chiarire la posizione del direttore dei lavori del porto, Paolo Solvi, dentro la Lista Civica Marino, essendo da anni Solvi intimo amico di Balini e quest'ultimo "in interessenze inquietanti con ambienti malavitosi". Siamo certi che quanto prima, in nome della trasparenza dovuta alle migliaia di elettori che hanno votato Andrea Tassone presidente del X Municipio, saranno fornite tutte le risposte, compresa quella su eventuali finanziamenti dello stesso Balini per la recente campagna elettorale del PD. (nella foto: Mauro Balini)
(1) Repubblica: “Ostia, un Eldorado nelle loro mani dietro le quinte gli affari con la mafia”
(2) OSTIA, 'MAFIA DELLE SPIAGGE': MARINO FACCIA CHIAREZZA SU BALINI
(1) Repubblica: “Ostia, un Eldorado nelle loro mani dietro le quinte gli affari con la mafia”
(2) OSTIA, 'MAFIA DELLE SPIAGGE': MARINO FACCIA CHIAREZZA SU BALINI
27 luglio 2013
OSTIA, 'MAFIA DELLE SPIAGGE': MARINO FACCIA CHIAREZZA SU BALINI
Fax inviato al Sindaco di Roma per chiarimenti su eventuali legami della giunta dell'attuale X Municipio nonché della Lista Civica Marino con Mauro Balini in attesa dello svolgimento delle indagini in corso sulla cosiddetta ‘mafia delle spiagge’.
Dal quotidiano Il Fatto:
“Sin dalle prime conversazioni registrate sull’utenza del Balini – scrive il Gip nell’ordinanza dell’operazione “Nuova Alba” – è stato possibile avere conferma dell’esistenza di un ambiente economico-finanziario inquietante, all’interno del quale agivano appartenenti alla criminalità organizzata interessati ai rilevanti movimenti di capitali e ai grossi investimenti che si stavano realizzando nel territorio di Ostia Lido. Ed e’ apparso evidente che il Presidente Balini fosse in interessenze inquietanti con ambienti malavitosi”. Non solo. Durante l’inchiesta la polizia scopre che il presidente del porto sta mantenendo la famiglia di uno dei due componenti del gruppo di fuoco che gambizzò Vito Triassi, luogotenente dei Cuntrera sul litorale romano.
Il testo:
Dal quotidiano Il Fatto:
“Sin dalle prime conversazioni registrate sull’utenza del Balini – scrive il Gip nell’ordinanza dell’operazione “Nuova Alba” – è stato possibile avere conferma dell’esistenza di un ambiente economico-finanziario inquietante, all’interno del quale agivano appartenenti alla criminalità organizzata interessati ai rilevanti movimenti di capitali e ai grossi investimenti che si stavano realizzando nel territorio di Ostia Lido. Ed e’ apparso evidente che il Presidente Balini fosse in interessenze inquietanti con ambienti malavitosi”. Non solo. Durante l’inchiesta la polizia scopre che il presidente del porto sta mantenendo la famiglia di uno dei due componenti del gruppo di fuoco che gambizzò Vito Triassi, luogotenente dei Cuntrera sul litorale romano.
Il testo:
Roma, 27 luglio 2013
Gentilissimo Sindaco Ignazio Marino,
con riferimento alla notizia oggi riportata dal quotidiano Il Fatto: <“Sin dalle prime conversazioni registrate sull’utenza del Balini – scrive il Gip nell’ordinanza dell’operazione “Nuova Alba” – è stato possibile avere conferma dell’esistenza di un ambiente economico-finanziario inquietante, all’interno del quale agivano appartenenti alla criminalità organizzata interessati ai rilevanti movimenti di capitali e ai grossi investimenti che si stavano realizzando nel territorio di Ostia Lido. Ed è apparso evidente che il Presidente Balini fosse in interessenze inquietanti con ambienti malavitosi”. Non solo. Durante l’inchiesta la polizia scopre che il presidente del porto sta mantenendo la famiglia di uno dei due componenti del gruppo di fuoco che gambizzò Vito Triassi, luogotenente dei Cuntrera sul litorale romano.>
www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/27/ostia-business-di-cosa-nostra-e-circuito-degli-affari-presentabili/668870/
PREMESSO
- che durante la recente campagna elettorale era voce diffusa ad Ostia che parte dei costi sostenuti dal PD locale e dal "Comitato per Andrea Tassone Presidente del X (ex XIII) Municipio" sarebbero stati finanziati da Mauro Balini o da società a lui collegate;
- che Paolo Solvi, nato a Roma il 02/05/1946, è stato rappresentante di lista della Lista Civica Marino presso il seggio centrale elettorale di via dell'Arcadia assieme ad Andrea Storri, segretario PD dell'attuale X Municipio e anche coordinatore del "Comitato per Andrea Tassone Presidente del X (ex XIII) Municipio";
- che Paolo Solvi (ex Margherita, amico di Mauro Balini), è stato assessore municipale ai Lavori Pubblici dell'ex-XIII Municipio (ora X), dal 2006 al 2008 durante la Presidenza di Paolo Orneli (PD) ed ancora risulta direttore dei lavori del Porto di Ostia;
- che la nomina di Paolo Solvi, fatta da Andrea Tassone, era nota a Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia, che avevano potere di firma per la Lista Civica Marino a delegare i rappresentanti di lista;
- che dei fatti sopra riportati erano a conoscenza anche Maurizio Pucci e ad Enzo Foschi, entrambi iscritti al PD e coordinatori della Lista Civica Marino (Enzo Foschi oggi ricopre il ruolo di Capo Segreteria del Sindaco di Roma),
- che Paolo Solvi, nato a Roma il 02/05/1946, è stato rappresentante di lista della Lista Civica Marino presso il seggio centrale elettorale di via dell'Arcadia assieme ad Andrea Storri, segretario PD dell'attuale X Municipio e anche coordinatore del "Comitato per Andrea Tassone Presidente del X (ex XIII) Municipio";
- che Paolo Solvi (ex Margherita, amico di Mauro Balini), è stato assessore municipale ai Lavori Pubblici dell'ex-XIII Municipio (ora X), dal 2006 al 2008 durante la Presidenza di Paolo Orneli (PD) ed ancora risulta direttore dei lavori del Porto di Ostia;
- che la nomina di Paolo Solvi, fatta da Andrea Tassone, era nota a Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia, che avevano potere di firma per la Lista Civica Marino a delegare i rappresentanti di lista;
- che dei fatti sopra riportati erano a conoscenza anche Maurizio Pucci e ad Enzo Foschi, entrambi iscritti al PD e coordinatori della Lista Civica Marino (Enzo Foschi oggi ricopre il ruolo di Capo Segreteria del Sindaco di Roma),
SI CHIEDE
di chiarire i punti di cui sopra al fine di rendere trasparente alla cittadinanza tutta eventuali legami della giunta dell'attuale X Municipio nonché della Lista Civica Marino con Mauro Balini in attesa dello svolgimento delle indagini in corso.
Con osservanza,
dr. Ing. Andrea Schiavone
9 luglio 2013
OSTIA: ECCO I PRESIDENTI DI COMMISSIONE DEL NEO MUNICIPIO BULGARO
Il PD del X Municipio (ex-XIII) si sceglie i presidenti delle commissioni e la bandiera bulgara sventola ancor più solida sul parlamentino ostiense. Dopo le s-elezioni dei consiglieri municipali, dopo la gestione degli assessori (i segretari locali PD e SeL, la moglie del capogruppo capitolino PD e una finta appartenente alla Lista Civica Marino), ora è il turno delle 6 commissioni consiliari permanenti, quella di Controllo e Garanzia più altre 4 'speciali'. I nomi si sanno già da tempo, tenuti nel cassetto. Un esempio? Quello del geometra Marco Siano (PD), che, dopo aver lavorato con Giancarlo Innocenzi (PdL), ex-Assessore all'Ambiente del X Municipio (ex-XIII), è diventato già prima del 3 luglio il 'nuovo' presidente della Commissione Municipale "Urbanistica e Sicurezza" (che c'entra la sicurezza, non si sa). Gli altri:
Commissione I - Lavori Pubblici e Mobilità: presidente Francesco Spanò (PD)
Commissione II - Urbanistica e Sicurezza: presidente Marco Siano (PD)
Commissione III - Servizi Sociali e Sport: presidente Giovanni Zannola (PD)
Commissione IV - Attività Produttive e Turismo: presidente Alfredo Bianco (Lista Civica Marino, ex-DS)
Commissione V - Scuola e Cultura: presidente Ornella Bergamini (PD)
Commissione VI - ambiente e Litorale: presidente Eliseo Franzese (PD)
Commissione Controllo e Garanzia: presidente (da definire)
Commissione delle Elette: presidente Cristina Alunni (PD)
Commissione Recupero del Patrimonio del Municipio Roma X: presidente Cristina Alunni (PD)
Commissione Bilancio Partecipato e Politiche Giovanili: presidente Filippo Lange (SeL)
Commissione Attuazione di Roma Capitale: presidente Francesco Spanò (PD)
Peccato che secondo l'articolo 41, comma 3 del Regolamento del X Municipio, "ciascuna Commissione nella prima seduta, convocata dal Presidente del Consiglio, elegge nel suo seno un Presidente e due Vice Presidenti". E' dunque gravissimo che questa forma di democrazia sia stata azzerata per accordi sottobanco comandati dal PD. Non credo nella falsa azione di controllo del M5S e neppure nella sparuta pattuglia del PdL e Lista Marchini. Tantomeno conto sulla correttezza del PD e dei 2 eletti finti-civici della Lista Civica Marino, uno ex-DS, l'altro ex-consigliere del gruppo misto, oggi nominato dal PD presidente del Consiglio municipale. Vedo solo i fatti e non mi piacciono per nulla.
Commissione I - Lavori Pubblici e Mobilità: presidente Francesco Spanò (PD)
Commissione II - Urbanistica e Sicurezza: presidente Marco Siano (PD)
Commissione III - Servizi Sociali e Sport: presidente Giovanni Zannola (PD)
Commissione IV - Attività Produttive e Turismo: presidente Alfredo Bianco (Lista Civica Marino, ex-DS)
Commissione V - Scuola e Cultura: presidente Ornella Bergamini (PD)
Commissione VI - ambiente e Litorale: presidente Eliseo Franzese (PD)
Commissione Controllo e Garanzia: presidente (da definire)
Commissione delle Elette: presidente Cristina Alunni (PD)
Commissione Recupero del Patrimonio del Municipio Roma X: presidente Cristina Alunni (PD)
Commissione Bilancio Partecipato e Politiche Giovanili: presidente Filippo Lange (SeL)
Commissione Attuazione di Roma Capitale: presidente Francesco Spanò (PD)
Peccato che secondo l'articolo 41, comma 3 del Regolamento del X Municipio, "ciascuna Commissione nella prima seduta, convocata dal Presidente del Consiglio, elegge nel suo seno un Presidente e due Vice Presidenti". E' dunque gravissimo che questa forma di democrazia sia stata azzerata per accordi sottobanco comandati dal PD. Non credo nella falsa azione di controllo del M5S e neppure nella sparuta pattuglia del PdL e Lista Marchini. Tantomeno conto sulla correttezza del PD e dei 2 eletti finti-civici della Lista Civica Marino, uno ex-DS, l'altro ex-consigliere del gruppo misto, oggi nominato dal PD presidente del Consiglio municipale. Vedo solo i fatti e non mi piacciono per nulla.
28 giugno 2013
OSTIA, TASSONE: ASSO PIGLIA TUTTO SUL COMMERCIO
"Sui miei manifesti elettorali c'era scritto voglia di cambiare". Ecco, non solo "c'era scritto" ma è anche rimasta solo una 'voglia', perché di fatto il nuovo presidente del X Municipio (ex-XIII), Andrea Tassone, la delega al Commercio e alle Attività Produttive se l'è tenuta in tasca. Lui, che per 5 anni è stato membro della omonima commissione municipale. Così come rimangono solidi al proprio posto dipendenti municipali 'essenziali' per il commercio, come Teresa Stampone, da sempre in Municipio e punto di riferimento per i permessi di occupazione di suolo pubblico.
Un Municipio che ha ben 883 dipendenti (al 31 dicembre 2012), ciascuno ben dislocato sullo scacchiere. Aveva provato a cambiare qualcosa il nuovo Direttore del Municipio, Emanuela Bisanzio, ma, con il reinserimento di Claudia Menichelli a febbraio 2013, la pax universalis è stata ristabilita. Una cosa però Tassone l'ha scritta nel suo programma: 'tutela dei mercati'. Allora ci deve spiegare cosa sta facendo o ha in mente di fare per sistemare l'area intorno al nuovo mercato di piazza Tolosetto Farinati degli Uberti. Una strigliata agli uffici, ci sta tutta, altrimenti le sue esternazioni di maggio a riguardo della questione rimarrebbero solo un'altra "voglia" di cui non sappiamo che farcene.
Un Municipio che ha ben 883 dipendenti (al 31 dicembre 2012), ciascuno ben dislocato sullo scacchiere. Aveva provato a cambiare qualcosa il nuovo Direttore del Municipio, Emanuela Bisanzio, ma, con il reinserimento di Claudia Menichelli a febbraio 2013, la pax universalis è stata ristabilita. Una cosa però Tassone l'ha scritta nel suo programma: 'tutela dei mercati'. Allora ci deve spiegare cosa sta facendo o ha in mente di fare per sistemare l'area intorno al nuovo mercato di piazza Tolosetto Farinati degli Uberti. Una strigliata agli uffici, ci sta tutta, altrimenti le sue esternazioni di maggio a riguardo della questione rimarrebbero solo un'altra "voglia" di cui non sappiamo che farcene.
26 giugno 2013
PRIMO CONSIGLIO X MUNICIPIO (ex-XIII): TUTTO REGOLARE? IL CASO D'ANNIBALE
Da annullare, domani, il primo consiglio del Municipio X (ex-XIII) della Giunta Tassone. Infatti, come può svolgersi se al primo punto dell'ordine dei lavori risulta la "convalida dei consiglieri eletti" e se gravano su molti consiglieri dubbi sull'effettiva insussistenza delle cause generali di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità ai sensi del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267? Un esempio su tutti: il consigliere della Pdl, Tommaso d'Annibale, le cui vicende giudiziarie sono note a tutti (1). La domanda è: la pronuncia di riabilitazione è a suo tempo intervenuta prima della presentazione della candidatura? Tassone, presidente del X Municipio, ha firmato il 'Manifesto elezione presidente e consiglio del Municipio Roma X', protocollo CO/63844 del 14 giugno 2013: è certo che sia tutto in regola? Ha firmato alla cieca? Dopo 5 anni di mandato precedente dove era capogruppo PD, non sa nulla? Tassone può anche avventurarsi ad assegnare, come ha fatto, l'assessorato all'urbanistica in quota alla Lista Civica Marino a chi non appartiene alla Lista Civica Marino, ma non può violare la legge. E' per tale motivo che ieri è stato inoltrato al Comune di Roma, al X Municipio, alla Corte d'Appello e al Ministero degli Interni un fax in cui si chiedeva di confermare la regolarità della proclamazione dei candidati. Poiché tutto tace, gli animi li svegliamo noi. Qualora si tenesse il consiglio e una verifica successiva confermasse le nostre ipotesi, non si potrà evitare la denuncia penale nei confronti non solo dei diretti interessati ma anche dei responsabili del controllo. Primo tra tutti, Tassone.
(1) dall'archivio dell'Unità
(1) dall'archivio dell'Unità
LETTERA APERTA PER IGNAZIO MARINO
OSTIA: NOMINATA ASSESSORE GIACOMINA DI SALVO, CHE NON E' DELLA LISTA CIVICA MARINO
Carissimo Sindaco,
perché nel X Municipio (ex-XIII) l'assessorato all'Urbanistica spettante alla Lista Civica Marino è stato dato a una persona che non è della Lista Civica Marino e che mai si è distinta sul territorio? Si chiama Giacomina Di Salvo ed è la moglie di Roberto Trapani che durante la campagna elettorale ha fatto parte dello staff di Andrea Storri, segretario PD del X Municipio nonché coordinatore del comitato 'Andrea Tassone presidente'. Mai vista in 7 anni di associazionismo.
Questo è l'ennesimo sfregio che subisce la Lista Civica Marino nel X Municipio, volutamente messa in un angolo da un PD bulgaro manovrato dall'accoppiata Andrea Storri e Francesco d'Ausilio (PD). All'interno della Lista Civica Marino c'erano tutte le competenze per poter scegliere l'assessore all'urbanistica, compreso il sottoscritto, presidente di LabUr (Laboratorio di Urbanistica), una delle realtà che da 7 anni esprime ogni giorno sul territorio la sua competenza e professionalità. Per Labur non serve alcuna presentazione perché in 7 anni il riconoscimento è stato trasversale, sia quello della società civile che di tutte le forze politiche.
Qui, nel X Municipio, non sono prevalsi i valori che tu, Ignazio, hai portato sempre avanti in campagna elettorale.
Qui, nel X Municipio non ci sono state le 'elezioni' dei consiglieri, ma le 's-elezioni'.
Qui, nel X Municipio sono stati scelti tra i 6 assessori ben 2 segretari di partito (Andrea Storri, PD; Sandro Lorenzatti, SEL), la moglie di Francesco d'Ausilio (Emanuela Droghei, PD) e Giacomina Di Salvo.
Ignazio, questo vecchio modo di fare una politica becera non è il tuo. Questi signori, dopo essersi dissetati dei tantissimi voti portati dalla Lista Civica Marino, ora vogliono usarli anche per far bere amici e mogli. E la nostra acqua, quella chiara e fresca portata dai cittadini, dov'è finita?
Alla Lista Civica Marino spetta un Assessore che sia della Lista Civica Marino.
Sono certo che non mi deluderai, intervenendo.
Con stima,
Andrea Schiavone
25 giugno 2013
ECCO A VOI GLI ASSESSORI DEL X MUNICIPIO
SONO CONSENTITI I SUICIDI A GRUPPI DI 30 PERSONE, NON DI PIU'. RISPETTATE ALMENO QUESTO...
Cultura - Sandro Lorenzatti (SEL) anche Vice Presidente
Bilancio - Andrea Storri (PD)
Sicurezza e Litorale - Marco Belmonte (PD)
Lavori Pubblici, Mobilità, Demanio - Antonio Caliendo (PD)
Servizi Sociali e Salute - Emanuela Droghei
Aggiungo che la Di Salvo fa parte della Commissione Urbanistica e Territorio (?) dell'Associazione Culturale Axamalafede Villa Fralana. Mai vista nella Lista Civica Marino. In compenso, si spiegano le presenze di Roberto Trapani e Maurizio Cursi (PD) nello staff del PD durante tutta la campagna elettorale. Insomma, una bella cagata.
P.S. - non ho messo il partito di appartenenza di Emanuela Droghei perché avrei dovuto scrivere il nome del marito Francesco d'Ausilio, consigliere comunale eletto nel PD e pronosticato come capogruppo in Campidoglio
P.P.S. - sempre in termini di marito e moglie, Roberto Trapani (Presidente dell'Associazione Culturale Axamalafede Villa Fralana) è il marito di Giacomina Di Salvo
P.P.P.S. (!) - in questo modo, scegliendo due consiglieri eletti del PD (Caliendo, Belmonte) entrano 2 consiglieri non eletti del PD, così "famo" contenti tutti. Il partito bulgaro aumenta...
P.S. - non ho messo il partito di appartenenza di Emanuela Droghei perché avrei dovuto scrivere il nome del marito Francesco d'Ausilio, consigliere comunale eletto nel PD e pronosticato come capogruppo in Campidoglio
P.P.S. - sempre in termini di marito e moglie, Roberto Trapani (Presidente dell'Associazione Culturale Axamalafede Villa Fralana) è il marito di Giacomina Di Salvo
P.P.P.S. (!) - in questo modo, scegliendo due consiglieri eletti del PD (Caliendo, Belmonte) entrano 2 consiglieri non eletti del PD, così "famo" contenti tutti. Il partito bulgaro aumenta...
23 giugno 2013
X MUNICIPIO (ex-XIII): IL PD CHI RAPPRESENTA?
Nel X Municipio ha votato solo il 52%: 92.500 su 176.253, ma i voti validi sono stati 80.459. Il PD ha avuto 21.347 voti, pari al 26,53% dei voti validi. Rispetto agli aventi diritto al voto, la percentuale PD ovviamente scende: solo il 12,11%. Le preferenze dei 24 candidati del PD sono state 13.783, includendo anche le preferenze che quest'anno sono state doppie (cioè un elettore poteva esprimere due preferenze, donna e uomo della stessa lista). E' chiaro che solo l'espressione di preferenza indica il numero dei veri 'militanti' del PD: gente del partito, gente di sezione, gente del candidato, gente contattata dal candidato magari con 'promesse'. Anche se queste fossero tutte preferenze 'singole', stiamo parlando di una militanza del PD che rappresenta appena il 7,8% dei cittadini aventi diritto al voto. Se restringiamo ancora di più la selezione limitandoci agli 11 consiglieri PD proclamati, stiamo a 10.548 preferenze, il 5,9%.
Cosa si può concludere da questi dati, visto che gli altri partiti della coalizione che ha portato a Tassone la presidenza del X Municipio hanno percentuali e numeri ancora più bassi, alcuni irrilevanti?
Detto questo, che fare? Aspettiamo l'imminente nomina politica degli assessori. Se i nomi che si leggono in giro, quasi un rito preparatorio alla vomitata, saranno confermati, vuol dire che dobbiamo preoccuparci dei tre punti di sopra. Se essere eletti è possibile strutturando il voto, amministrare senza l'appoggio della gente è impossibile.
Cosa si può concludere da questi dati, visto che gli altri partiti della coalizione che ha portato a Tassone la presidenza del X Municipio hanno percentuali e numeri ancora più bassi, alcuni irrilevanti?
- chi si candida per governare un Municipio si scordi di poterlo comandare: deve garantire equità verso tutti, soprattutto quando è esigua la rappresentanza dei suoi elettori;
- l'arroganza del PD nel prendersi poltrone, nel selezionare consiglieri, deleghe, consulte, commissioni non è accettabile a meno che il PD voglia essere ricordato peggio della precedente amministrazione (il che è tutto dire);
- non esiste alcuna rappresentanza civica nelle file del PD: gli eletti sono frutto di un voto strutturato preparato a tavolino che è diventato forte per la concomitanza della pesantissima astensione (1 su 2 non ha votato) e per il voto kamikaze del M5S, nonché per gli insuccessi del centrodestra (scoppio del PdL e dell'UDC).
Detto questo, che fare? Aspettiamo l'imminente nomina politica degli assessori. Se i nomi che si leggono in giro, quasi un rito preparatorio alla vomitata, saranno confermati, vuol dire che dobbiamo preoccuparci dei tre punti di sopra. Se essere eletti è possibile strutturando il voto, amministrare senza l'appoggio della gente è impossibile.
DA OGGI RIDIVENTO ANDREA SCHIAVONE
In questo post conservo slogan e banner della mia breve campagna elettorale. Torno alla politica sul territorio in attesa degli sviluppi della politica delle poltrone.
7 giugno 2013
TENIAMOCI QUELLO CHE 'AVANZA' DEL VECCHIO
Mancano i dati sulle preferenze dei candidati municipali? Non tutti. Quelli ufficiosi, di chi aveva propri rappresentanti di lista (ooops! di 'candidato') ci sono e vengono anche sbandierati ai quattro venti. L'effetto è quello di rendere ufficiale una notizia che è ufficiosa: chi potrebbe smentirla? La Lista Civica Marino non ha avuto rappresentanti di lista nelle sezioni elettorali del X Municipio (ex-XIII), non li ha avuti neppure presso gli uffici del Servizio Elettorale del Comune di Roma e tanto meno nel seggio centrale, dove si sono con insolita prepotenza insediati il Segretario del PD, Andrea Storri, e il Coordinatore UDC, Paolo Solvi, entrambi del X Municipio (ex-XIII). In compenso, già si sanno i nomi dei due consiglieri (sicuri) che entreranno nel prossimo parlamentino ostiense: sono ex-consiglieri dello stesso parlamentino ostiense. Il verbo 'cambiare' lo hanno usato tutti i partiti, pure la Lista Civica Marino: la realtà è che non è cambiato nulla e che le 'regole' dei partiti sono sempre le stesse. In fondo, parafrasando l'astuto Gattopardo, basta fingere che “tutto cambi perché non cambi niente”. Teniamoci quello che 'avanza' del vecchio e godiamoci il mare di Ostia.
6 giugno 2013
LISTA CIVICA MARINO: CHI LA RAPPRESENTA? LA RISPOSTA DEL COMUNE DI ROMA
Giunge la prima risposta dal Comune di Roma: presso gli uffici del Servizio Elettorale la Lista Civica Marino non ha rappresentanti. Siamo in perfetta contraddizione con quanto sta accadendo presso il seggio elettorale centrale, dove invece, per il X Municipio (ex-XIII) la Lista Civica Marino viene incredibilmente rappresentata da Andrea Storri (segretario PD del X Municipio, ex-XIII) e Paolo Solvi (Coordinatore UDC del X Municipio, ex-XIII). In piena bagarre elettorale, con preferenze annullate e verbali bianche, la Lista Civica Marino è lasciata allo sbando.
5 giugno 2013
PREFERENZE SPARITE, SOLDI SCOMPARSI: AFFOSSATA LA LISTA CIVICA MARINO NEL X MUNICIPIO (ex-XIII)
Boicottata sui rappresentanti di lista da Andrea Storri, segretario del PD del X Municipio (ex-XIII), la Lista Civica Marino, che pur fa parte della stessa coalizione municipale del centrosinistra per Tassone presidente, ha pagato anche dazio. Questa la mail inviata mercoledì 08/05/2013: "Ricordo a chi non abbia ancora provveduto il pagamento di 100,00 euro. Ciao Andrea Storri". Su quale voce di spesa siano finiti questi soldi non si sa. Scomparsi? Mai visto per esempio un manifesto o materiale di propaganda realizzato dal Comitato Elettorale a favore dei candidati. Di sicuro a sparire sono state le preferenze della Lista Civica Marino: moltissimi i casi segnalati di voti contati durante lo spoglio direttamente dal candidato e poi non riportati nei verbali. Un 13 che diventa 3, un 29 che diventa 4 e così via: tutti casi ampiamente documentati e che confermano le voci iniziali che pronosticavano, dentro la lista, già i nomi di chi doveva essere eletto (due ex-consiglieri nel segno della pax universalis). Altra anomalia: mancanti o vuoti ben 8 verbali presso l'Ufficio Elettorale di Piazza Marconi (sezioni: 1815, 1848, 1964, 1972, 2022, 2024, 2188, 2540). Preso atto di ciò, come si fa a ritenere credibili le preferenze raggiunte dai candidati? A tal proposito ha risposto il 4 giugno (prot.60685) Angelo Ottavianelli, responsabile Direzione Anagrafe e Servizi Elettorali: "Quando l'ufficio centrale per le elezioni municipali, presieduto da un magistrato, avrà dichiarato il risultato finale, saremo in grado di pubblicare in internet anche le preferenze municipali, grazie alla digitalizzazione effettuata per la proclamazione degli eletti". E qui l'affossamento finale per la Lista Civica Marino: come si farà a contestare un risultato che sin dall'inizio, per mancanza di rappresentanti della propria lista, non si è potuto verificare? Il disegno è concluso. Ma c'è di più della malignità: quello che è accaduto è l'espressione del sistema, del metodo, del modo di fare politica che ha portato allo sfascio della democrazia. Prima di preoccuparci di destra o sinistra, occupiamoci di democrazia, di libera espressione di voto, di legittima rappresentanza del volere dei cittadini.
3 giugno 2013
ESPOSTO: LA LISTA CIVICA MARINO NON E' IL PD
Il sottoscritto
dr.Ing. Andrea Schiavone, nato a Roma il 18 marzo 1963, residente in Roma, via
XXX, telefono XXX, candidato nella Lista Civica Marino
per il X Municipio (ex-XIII) alle elezioni amministrative del Comune di Roma,
ESPONE
I FATTI DI SEGUITO RIPORTATI
Presso il
seggio elettorale centrale, istituito nei locali della ex-Fiera di Roma,
risultano, come rappresentanti della Lista Civica Marino per il X Municipio
(ex-XIII), un esponente del Pd e uno dell'UDC. Tale anomalia si aggiunge al
fatto che, a 7 giorni dalla chiusura dei seggi non sono ancora disponibili i
dati ufficiali delle preferenze dei singoli consiglieri municipali, risultando
problemi segnalati dagli organi di comunicazione come verbali in 'bianco',
verbali incompleti, verbali errati. Si ritiene lesa la legittima rappresentanza
della lista cui appartengo.
PREMESSO
che i rappresentanti di lista, due per ogni sezione e per
l’ufficio centrale di cui uno effettivo e l’altro supplente, sono designati dai
delegati di lista, presentati assieme alla lista;
- che per la Lista Civica Marino, i delegati sono: Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia;
- che Andrea Storri è il segretario del PD del X Municipio (ex-XIII) nonché coordinatore del Comitato Tassone, essendo Andrea Tassone (PD) candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII);
- che, avendo controllato di persona, 2/3 delle 181 sezioni elettorali del X Municipio (ex-XIII) non avevano alcun rappresentante della Lista Civica Marino accreditato, seppure il Comitato centrale della Lista Civica Marino avesse esaurito le deleghe già il 21 maggio 2013;
- che nelle poche sezioni elettorali dove si era accreditato un rappresentante della Lista Civica Marino risultavano esponenti e candidati del PD (come Andrea Storri presso la sezione 1827);
- che il seggio elettorale centrale, relativo al X Municipio (ex-XIII), attualmente costituito presso i locali della ex-Fiera di Roma, ha come rappresentante Andrea Storri e come supplente Paolo Solvi, coordinatore UDC del X Municipio;
- che presso il summenzionato seggio il PD ha come rappresentante Maurizio Cursi (PD) e Alessandra Colonnese (PD);
- che Paolo Solvi è stato Assessore del X Municipio (ex-XIII) ai Lavori Pubblici, come Margherita, dal 2006 al 2008 e risulta ancora direttore dei lavori del Porto di Ostia,
SI CHIEDE
- di verificare come mai siano mancati i rappresentanti della Lista Civica Marino su 2/3 delle sezioni del X Municipio (ex-XIII) pur essendo state assegnate tutte le deleghe;
- di verificare se è previsto dalla Legge che esponenti politici di partiti differenti dalla Lista Civica Marino possano essere designati come rappresentanti della Lista Civica Marino;
- di verificare quali e quanti verbali sono stati completati presso il seggio centrale elettorale relativo al X Municipio (ex-XIII) e alla presenza di quali rappresentanti di lista;
- di verificare se quanto esposto lede la legittima rappresentanza della Lista Civica Marino nel X Municipio (ex-XIII).
(inoltrato a: Procura di Roma, Prefettura di Roma, Corte di Appello, Ministero dell'Interno, Comune di Roma)
2 giugno 2013
LISTA CIVICA MARINO X MUNICIPIO (ex-XIII): IL 'BROGLIO' DEI RAPPRESENTANTI DI LISTA
PERCHE' ANDREA STORRI, SEGRETARIO PD DEL X MUNICIPIO (ex-XIII) E COORDINATORE DEL COMITATO ELETTORALE DI ANDREA TASSONE (PD), NON FA IL RAPPRESENTANTE DI LISTA PER IL PD PRESSO L'UFFICIO CENTRALE MA SI ISCRIVE A NOME DELLA LISTA CIVICA MARINO? PERCHE' ANDREA STORRI HA GESTITO LE DELEGHE DEI RAPPRESENTANTI DELLA LISTA CIVICA MARINO NELLE SEZIONI ELETTORALI? PERCHE' ANDREA STORRI SI E' POSTO COME RAPPRESENTANTE DELLA LISTA CIVICA MARINO AD OSTIA? PERCHE' TUTTA QUESTA INGERENZA DI ANDREA STORRI NEI CONFRONTI DELLA LISTA CIVICA MARINO?
LA LISTA CIVICA MARINO NON E' IL PD. QUESTI I FATTI.
LA MAIL
da listacivicamarino@gmail.com, inviata venerdì 17/05/2013 19:04
"Cari Candidati,
arrivati oramai all'ultima settimana di campagna elettorale, ci servono adesso delle persone, volontarie ed a titolo gratuito, che possano seguire i momenti del voto: i rappresentanti di lista. Chiediamo a voi candidati di inviarci dei nominativi di persone che possano svolgere tale delicato incarico: queste, munite di documento di riconoscimento in corso di validità, dovranno essere invitate nei nostri uffici, via Cristoforo Colombo 112/a, presso il comitato Marino, per ritirare i fogli per la nomina a rappresentanti di lista. Saremo presenti in sede da lunedì 20 a giovedì 23 maggio dalle 10 alle 19, venerdì 24 maggio dalle 10 alle 13 e sabato dalle 10 alle 13."
LE DELEGHE MANCANTI
Mi reco dunque sabato 25 maggio in via C.Colombo ma mi viene detto (presenti testimoni) "che le deleghe per le sezioni elettorali del X Municipio (ex-XIII) sono terminate da giorni". Per gli altri municipi invece ci sono. Nessuno sa dirmi chi ha ritirato quelle deleghe. Faccio presente alla gentile signorina che ciò è un po' strano, che il X Municipio ha 181 sezioni e che la Lista Civica Marino nel X Municipio ha solo 24 candidati. Poiché di solito ogni candidato copre con proprie persone di fiducia una o più sezioni, almeno la sezione del candidato dovrebbe essere riservata al candidato stesso. Ma così non è.
Controllo cosa dice la Legge:
I RAPPRESENTANTI MANCANTI
Decido dunque di controllare domenica 26 e lunedì 27, tutte le sezioni del X Municipio per verificare l'avvenuto accredito dei rappresentanti della Lista Civica Marino, sia per le comunali che per le municipali (due distinte deleghe). Questo il risultato: 2 sezioni su 3 non hanno alcun rappresentante della Lista Civica Marino. Addirittura presso la scuola Garrone in Corso Duca di Genova, quella dove è stato beccato l'ex assessore Pallotta a volantinare, quella che raccoglie forse i seggi più importanti del municipio, c'è solo una sezione su sei (la 1825) coperta dalla Lista Civica Marino quando invece nel vicino ICS di Via Giuliano da Sangallo addirittura il Segretario del PD del X Municipio, Andrea Storri, ricopre il ruolo di rappresentante della Lista Civica Marino (non del PD!) nella sezione 1827.
Perché tutta questa disorganizzazione? Semplice, perché ogni sezione elettorale risulta invece essere controllata da un rappresentante del PD. Dunque, il Comitato per Tassone, coordinato da Storri, ha preso tutte le deleghe della Lista Civica Marino. Ma le ha prese in 'bianco', perché non vogliamo credere che si sia contravvenuta la Legge, che prevede quanto indicato nella mail di cui sopra. Cioffarelli e Bonuglia sono al corrente di questo? Il coordinatore romano, Maurizio Pucci, è al corrente di questo? Andrea Tassone è al corrente di questo? I vari segretari dei partiti di coalizione, sono al corrente di questo? Se non lo sono, lo saranno perché questo scritto è stato inviato anche a loro.
LA LISTA CIVICA MARINO NON E' IL PD. QUESTI I FATTI.
LA MAIL
da listacivicamarino@gmail.com, inviata venerdì 17/05/2013 19:04
"Cari Candidati,
arrivati oramai all'ultima settimana di campagna elettorale, ci servono adesso delle persone, volontarie ed a titolo gratuito, che possano seguire i momenti del voto: i rappresentanti di lista. Chiediamo a voi candidati di inviarci dei nominativi di persone che possano svolgere tale delicato incarico: queste, munite di documento di riconoscimento in corso di validità, dovranno essere invitate nei nostri uffici, via Cristoforo Colombo 112/a, presso il comitato Marino, per ritirare i fogli per la nomina a rappresentanti di lista. Saremo presenti in sede da lunedì 20 a giovedì 23 maggio dalle 10 alle 19, venerdì 24 maggio dalle 10 alle 13 e sabato dalle 10 alle 13."
LE DELEGHE MANCANTI
Mi reco dunque sabato 25 maggio in via C.Colombo ma mi viene detto (presenti testimoni) "che le deleghe per le sezioni elettorali del X Municipio (ex-XIII) sono terminate da giorni". Per gli altri municipi invece ci sono. Nessuno sa dirmi chi ha ritirato quelle deleghe. Faccio presente alla gentile signorina che ciò è un po' strano, che il X Municipio ha 181 sezioni e che la Lista Civica Marino nel X Municipio ha solo 24 candidati. Poiché di solito ogni candidato copre con proprie persone di fiducia una o più sezioni, almeno la sezione del candidato dovrebbe essere riservata al candidato stesso. Ma così non è.
Controllo cosa dice la Legge:
- i rappresentanti di lista, due per ogni sezione e per l’ufficio centrale di cui uno effettivo e l’altro supplente, sono designati dai delegati di lista, presentati assieme alla lista. Per la Lista Civica Marino, i delegati sono: Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia.
- il rappresentante di lista può essere liberamente scelto tra gli elettori del comune anche se si ritiene 'opportuno' che il rappresentante di lista non venga scelto tra i candidati alle elezioni.
I RAPPRESENTANTI MANCANTI
Decido dunque di controllare domenica 26 e lunedì 27, tutte le sezioni del X Municipio per verificare l'avvenuto accredito dei rappresentanti della Lista Civica Marino, sia per le comunali che per le municipali (due distinte deleghe). Questo il risultato: 2 sezioni su 3 non hanno alcun rappresentante della Lista Civica Marino. Addirittura presso la scuola Garrone in Corso Duca di Genova, quella dove è stato beccato l'ex assessore Pallotta a volantinare, quella che raccoglie forse i seggi più importanti del municipio, c'è solo una sezione su sei (la 1825) coperta dalla Lista Civica Marino quando invece nel vicino ICS di Via Giuliano da Sangallo addirittura il Segretario del PD del X Municipio, Andrea Storri, ricopre il ruolo di rappresentante della Lista Civica Marino (non del PD!) nella sezione 1827.
Perché tutta questa disorganizzazione? Semplice, perché ogni sezione elettorale risulta invece essere controllata da un rappresentante del PD. Dunque, il Comitato per Tassone, coordinato da Storri, ha preso tutte le deleghe della Lista Civica Marino. Ma le ha prese in 'bianco', perché non vogliamo credere che si sia contravvenuta la Legge, che prevede quanto indicato nella mail di cui sopra. Cioffarelli e Bonuglia sono al corrente di questo? Il coordinatore romano, Maurizio Pucci, è al corrente di questo? Andrea Tassone è al corrente di questo? I vari segretari dei partiti di coalizione, sono al corrente di questo? Se non lo sono, lo saranno perché questo scritto è stato inviato anche a loro.
1 giugno 2013
X MUNICIPIO, 7 GIORNI DI BALLOTTAGGIO PER FARE CHIAREZZA: IL CASO PAOLO SOLVI
ANDREA TASSONE E' CANDIDATO PER IL CENTROSINISTRA ALLA PRESIDENZA DEL X MUNICIPIO (ex-XIII) MA NON RISPONDE A QUESTE DOMANDE. LO FACCIO IO.
CHI HA REALIZZATO QUEL MOSTRO DI RESIDENCE AL PORTO DI OSTIA? LA ACMAR (1). CHI E' IL DIRETTORE DEI LAVORI? PAOLO SOLVI, EX-ASSESSORE AI LL.PP. DELLA 'MARGHERITA' DAL 2006 AL 2008 SOTTO LA GIUNTA DI PAOLO ORNELI. CHI E' STATO DELEGATO DA ANDREA TASSONE AL TAVOLO DEL SEGGIO ELETTORALE CENTRALE PER RAPPRESENTARE LA LISTA CIVICA MARINO E CONTROLLARE VOTI E PREFERENZE? PAOLO SOLVI, CHE DOPO LA PRECEDENTE ESPERIENZA ERA DIVENTATO (FINO A FEBBRAIO 2013) COORDINATORE UDC DEL X MUNICIPIO (ex-XIII). CHE DIRE... CONFLITTO DI INTERESSI?
L'Ing. Paolo Solvi, coordinatore UDC per il XIII Municipio fino alla debacle delle elezioni regionali, risulta direttore dei lavori del complesso turistico "Porto di Roma", residence, appartamenti ed edifici commerciali che stanno sorgendo a servizio del porto dove invece era prevista una caserma della Guardia di Finanza. Si, il Porto di Ostia, quello che deve raddoppiare, che costa 80 milioni di euro, che si dice abbia dietro le cooperative rosse (1) e che comporterà la demolizione dell'Idroscalo. Paolo Solvi siede come rappresentante della Lista Civica Marino presso il seggio elettorale centrale di via dell'Arcadia, nominato da Tassone, candidato del centrosinistra alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Lo stesso Tassone che dice agli abitanti dell'Idroscalo "che si legherà sui loro tett1 per non far abbattere le case". Vabbè... siamo in campagna elettorale e più che le parole, si spendono tanti tanti soldi. Chi paga? A voi l'ardua sentenza...
(1) Associazione Cooperativa Muratori & Affini Ravenna (ACMAR Soc. coop. p.a.)
http://www.acmar.it/opere-civili-iniziative-immobiliari/porto-di-roma-residence/
CHI HA REALIZZATO QUEL MOSTRO DI RESIDENCE AL PORTO DI OSTIA? LA ACMAR (1). CHI E' IL DIRETTORE DEI LAVORI? PAOLO SOLVI, EX-ASSESSORE AI LL.PP. DELLA 'MARGHERITA' DAL 2006 AL 2008 SOTTO LA GIUNTA DI PAOLO ORNELI. CHI E' STATO DELEGATO DA ANDREA TASSONE AL TAVOLO DEL SEGGIO ELETTORALE CENTRALE PER RAPPRESENTARE LA LISTA CIVICA MARINO E CONTROLLARE VOTI E PREFERENZE? PAOLO SOLVI, CHE DOPO LA PRECEDENTE ESPERIENZA ERA DIVENTATO (FINO A FEBBRAIO 2013) COORDINATORE UDC DEL X MUNICIPIO (ex-XIII). CHE DIRE... CONFLITTO DI INTERESSI?
L'Ing. Paolo Solvi, coordinatore UDC per il XIII Municipio fino alla debacle delle elezioni regionali, risulta direttore dei lavori del complesso turistico "Porto di Roma", residence, appartamenti ed edifici commerciali che stanno sorgendo a servizio del porto dove invece era prevista una caserma della Guardia di Finanza. Si, il Porto di Ostia, quello che deve raddoppiare, che costa 80 milioni di euro, che si dice abbia dietro le cooperative rosse (1) e che comporterà la demolizione dell'Idroscalo. Paolo Solvi siede come rappresentante della Lista Civica Marino presso il seggio elettorale centrale di via dell'Arcadia, nominato da Tassone, candidato del centrosinistra alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Lo stesso Tassone che dice agli abitanti dell'Idroscalo "che si legherà sui loro tett1 per non far abbattere le case". Vabbè... siamo in campagna elettorale e più che le parole, si spendono tanti tanti soldi. Chi paga? A voi l'ardua sentenza...
(1) Associazione Cooperativa Muratori & Affini Ravenna (ACMAR Soc. coop. p.a.)
http://www.acmar.it/opere-civili-iniziative-immobiliari/porto-di-roma-residence/
31 maggio 2013
LISTA CIVICA MARINO GESTITA DA PD ED EX-UDC NEL X MUNICIPIO
Sono candidato nella Lista Civica Marino per il X Municipio (ex-XIII) e ho sempre sostenuto Andrea Tassone come presidente all'interno della coalizione di centrosinistra composta da PD, SEL, Verdi, PSI, CDU e Lista Civica Marino. Oggi, rinuncio alla mia candidatura, senza sapere quanti voti ho e se verrò o no eletto. Di seguito, i fatti.
Roma, 31 maggio 2013
I FATTI
Dentro un padiglione della ex-Fiera di Roma sulla via Cristoforo Colombo si stanno raccogliendo, verbale dopo verbale, i voti espressi nei singoli municipi. Questo è il seggio elettorale centrale, dove è in corso davanti ad un magistrato la verifica dei verbali per la proclamazione ufficiale dei risultati e degli eletti. Si entra da via dell'Arcadia 60 e percorrendo i deserti viali in abbandono, si giunge dentro i padiglioni, divisi per gruppi di municipi. Per ogni municipio c'è un tavolo con dei computer e un presidente del tavolo. Solo i voti qui registrati, presi dai verbali, sono i voti ufficiali.
Al tavolo può accedere solo un rappresentante di partito/lista e il suo supplente, delegati dallo stesso partito/lista e accreditati dal presidente del tavolo. Candidati ed elettori possono solo assistere senza parlare. Stamattina, il tavolo del X Municipio era sbarrato da transenne, per cui candidati ed elettori non potevano avvicinarsi. Ciò non accadeva invece per gli altri tavoli degli altri municipi.
Al tavolo, la Lista Civica Marino del X Municipio ha come rappresentante Andrea Storri, segretario PD del X Municipio, e come supplente Paolo Solvi, che è stato coordinatore UDC del X Municipio fino alle elezioni Regionali del Lazio (febbraio 2013). Il PD ha invece come rappresentante Maurizio Cursi (PD) e Alessandra Colonnese, sorella della segretaria del PD di Nuova Ostia. Paolo Solvi è stato assessore municipale ai Lavori Pubblici, come Margherita, dal 2006 al 2008 e risulta ancora direttore dei lavori del Porto di Ostia.
La scelta di Storri e Solvi come rappresentanti della Lista Civica Marino è stata fatta politicamente da Andrea Tassone, mentre Andrea Storri ha fisicamente consegnato il modulo da autorizzare a Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia, che hanno potere di firma per la Lista Civica Marino a delegare i rappresentanti.
Dunque, mentre i partiti della coalizione per Tassone presidente del X Municipio (PD, SEL, Verdi, PSI, CDU) hanno i propri rappresentanti seduti al tavolo di via dell'Arcadia per il conteggio finale dei voti, per la Lista Civica Marino si è scelto un PD e un ex-UDC.
PREMESSO
Per quanto mi riguarda, è questo il fatto più grave: non mi sento nè rappresentato nè tutelato da questi signori che hanno nascosto tutte le informazioni che sopra ho riportato. Ho dovuto controllare sezione per sezione per capire che non avevano rappresentanti di lista durante le votazioni. Ho dovuto telefonare a Bonuglia per sapere che Storri e Solvi erano i rappresentanti al tavolo del seggio elettorale centrale. Ho dovuto sentire più volte da Storri bugie del tipo "non so chi delega i rappresentanti della Lista Civica Marino" o "non conosco il numero del Comitato, cercalo su internet". Ho dovuto pressare Storri e Tassone per sapere chi fossero i rappresentanti di lista per la Lista Civica per Marino e quante deleghe fossero disponibili. Ho ricevuto risposta solo sabato 25 maggio alle ore 14:00, cioè a poche ore dall'apertura dei seggi e mi è stato solo detto che alcune deleghe erano disponibili.
Rinuncio pertanto alla mia candidatura perché "nessuna norma disciplina la fattispecie della rinuncia alla candidatura” e perché “in via di principio è certamente vero che l’accettazione della candidatura non crea vincoli giuridici ma dà luogo ad un impegno fiduciario, il quale può sempre essere rinunziato attraverso un’autonoma dichiarazione di volontà, senza necessità di accettazione”.
Tutto questo è stato inviato al coordinatore romano della Lista Civica, Maurizio Pucci.
Roma, 31 maggio 2013
I FATTI
Dentro un padiglione della ex-Fiera di Roma sulla via Cristoforo Colombo si stanno raccogliendo, verbale dopo verbale, i voti espressi nei singoli municipi. Questo è il seggio elettorale centrale, dove è in corso davanti ad un magistrato la verifica dei verbali per la proclamazione ufficiale dei risultati e degli eletti. Si entra da via dell'Arcadia 60 e percorrendo i deserti viali in abbandono, si giunge dentro i padiglioni, divisi per gruppi di municipi. Per ogni municipio c'è un tavolo con dei computer e un presidente del tavolo. Solo i voti qui registrati, presi dai verbali, sono i voti ufficiali.
Al tavolo può accedere solo un rappresentante di partito/lista e il suo supplente, delegati dallo stesso partito/lista e accreditati dal presidente del tavolo. Candidati ed elettori possono solo assistere senza parlare. Stamattina, il tavolo del X Municipio era sbarrato da transenne, per cui candidati ed elettori non potevano avvicinarsi. Ciò non accadeva invece per gli altri tavoli degli altri municipi.
Al tavolo, la Lista Civica Marino del X Municipio ha come rappresentante Andrea Storri, segretario PD del X Municipio, e come supplente Paolo Solvi, che è stato coordinatore UDC del X Municipio fino alle elezioni Regionali del Lazio (febbraio 2013). Il PD ha invece come rappresentante Maurizio Cursi (PD) e Alessandra Colonnese, sorella della segretaria del PD di Nuova Ostia. Paolo Solvi è stato assessore municipale ai Lavori Pubblici, come Margherita, dal 2006 al 2008 e risulta ancora direttore dei lavori del Porto di Ostia.
La scelta di Storri e Solvi come rappresentanti della Lista Civica Marino è stata fatta politicamente da Andrea Tassone, mentre Andrea Storri ha fisicamente consegnato il modulo da autorizzare a Giovanni Cioffarelli e Roberto Bonuglia, che hanno potere di firma per la Lista Civica Marino a delegare i rappresentanti.
Dunque, mentre i partiti della coalizione per Tassone presidente del X Municipio (PD, SEL, Verdi, PSI, CDU) hanno i propri rappresentanti seduti al tavolo di via dell'Arcadia per il conteggio finale dei voti, per la Lista Civica Marino si è scelto un PD e un ex-UDC.
PREMESSO
- che durante le votazioni il 75% delle sezioni del X Municipio è rimasto privo dei rappresentanti della Lista Civica Marino
- che alcuni rappresentanti della Lista Civica Marino erano candidati della Lista Civica Marino (p.es. Alfredo Bianco, ex-DS) e del PD (p.es. Marco Belmonte, candidato, e lo stesso Storri)
- che le deleghe per fare il rappresentante della Lista Civica Marino nelle sezioni del X Municipio sono state tutte assegnate a Storri dal Comitato Elettorale per Marino Sindaco
- che i candidati della Lista Civica Marino ancora ad oggi non sanno quante preferenze hanno ricevuto,
- perché si stanno negando alla Lista Civica Marino, composta da cittadini e seconda forza della coalizione nel municipio, gli stessi diritti di rappresentanza degli altri partiti?
- perché un segretario del PD, Storri, non fa il rappresentante del suo partito ma rappresenta la Lista Civica Marino?
- perché un direttore dei lavori del Porto di Ostia, ex-UDC, rappresenta la Lista Civica Marino?
Tutti sappiamo quanto è importante controllare i voti, dall'apertura delle urne fino alla registrazione finale. Lo dimostra lo schieramento del PD messo in gioco.
Per quanto mi riguarda, è questo il fatto più grave: non mi sento nè rappresentato nè tutelato da questi signori che hanno nascosto tutte le informazioni che sopra ho riportato. Ho dovuto controllare sezione per sezione per capire che non avevano rappresentanti di lista durante le votazioni. Ho dovuto telefonare a Bonuglia per sapere che Storri e Solvi erano i rappresentanti al tavolo del seggio elettorale centrale. Ho dovuto sentire più volte da Storri bugie del tipo "non so chi delega i rappresentanti della Lista Civica Marino" o "non conosco il numero del Comitato, cercalo su internet". Ho dovuto pressare Storri e Tassone per sapere chi fossero i rappresentanti di lista per la Lista Civica per Marino e quante deleghe fossero disponibili. Ho ricevuto risposta solo sabato 25 maggio alle ore 14:00, cioè a poche ore dall'apertura dei seggi e mi è stato solo detto che alcune deleghe erano disponibili.
Rinuncio pertanto alla mia candidatura perché "nessuna norma disciplina la fattispecie della rinuncia alla candidatura” e perché “in via di principio è certamente vero che l’accettazione della candidatura non crea vincoli giuridici ma dà luogo ad un impegno fiduciario, il quale può sempre essere rinunziato attraverso un’autonoma dichiarazione di volontà, senza necessità di accettazione”.
Tutto questo è stato inviato al coordinatore romano della Lista Civica, Maurizio Pucci.
24 maggio 2013
OSTIA, PAOLO FERRARA (M5S): RISPONDE LA GDF DANDOCI RAGIONE
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Paolo Ferrara (M5S), candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII) qui di seguito riportate,
1) "come consigliere svolgerò il mio mandato rimanendo all’interno della Guardia di Finanza"
2) "se venissi eletto come presidente andrei in aspettativa"
riportiamo per intero i chiarimenti pervenutici dal suo stesso Reparto che confermano quanto da noi sostenuto (Ferrara può essere trasferito se eletto consigliere, pur non essendoci l'obbligo; Ferrara non andrà in aspettativa retribuita se eletto Presidente visto che tra le altre cose si tratta di un Municipio, dunque, in entrambi i casi, esistono problemi di compatibilità tra i 2 ruoli)
Di seguito, il testo integrale:
Guardia di Finanza
REPARTO TECNICO LOGISTICO AMMINISTRATIVO
DEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
Ufficio Personale e AA.GG. – Sezione Affari Generali, Relazioni con il Pubblico,
Protezione Sociale e Segreteria Permanente Co. Ba.R.-
Gentile Sig. Andrea Schiavone,
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comando Re.T.L.A. degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza La ringrazia per aver usufruito della casella di posta elettronica istituzionale del Reparto urp.tlaistruzione@pec.gdf.it.
Riscontriamo la Sua e-mail pervenuta questo Reparto in data 23 Maggio c.a. significandoLe quanto segue:
1. In merito alla domanda da Ella proposta tendente a conoscere se FERRARA Paolo “dovrà essere trasferito da Ostia”, si ribadisce che - come già Le ha rappresentato il Superiore Comando Generale della Guardia di Finanza in data 22 Aprile u.s. al punto (2) del documento di risposta – “ogni appartenente al Corpo per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura, al ricorrere di tale eventualità deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa”. Orbene, questo Reparto Tecnico Logistico Amministrativo degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza non è un Reparto operativo, ergo non esiste un obbligo per questa Amministrazione di trasferire FERRARA Paolo ad altra sede di servizio.
2. In merito alla affermazione di FERRARA Paolo: “se venissi eletto come presidente andrei in aspettativa” da Ella riportata, si ribadisce che - come già Le ha rappresentato il Superiore Comando Generale della Guardia di Finanza in data 22 Aprile u.s. al punto (3) del documento di risposta – “ogni appartenente al Corpo solo in caso di avvenuta elezione/nomina quale membro di un Consiglio Regionale ovvero del Parlamento (Nazionale o Europeo) è posto in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato elettorale, con conseguente preclusione di ogni valutazione circa i profili di impiego”. Non essendo sussumibile il caso in esame, afferente il FERRARA, nella fattispecie innanzi descritta, la affermazione del Militare è riconducibile ad una mera manifestazione di volontà personale.
Le ricordiamo che l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comando Re.T.L.A. degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza è a Sua disposizione per ogni altra informazione.
Distinti saluti.
Ringraziamo per la risposta che conferma il rispetto della Guardia di Finanza verso i cittadini, valore che contraddistingue da sempre con onore l'Arma. Chiediamo invece a Paolo Ferrara maggiore prudenza nelle sue affermazioni, come nel caso in cui risulta 'mandatario di sè stesso', segnalato al COLLEGIO REGIONALE DI GARANZIA ELETTORALE.
1) "come consigliere svolgerò il mio mandato rimanendo all’interno della Guardia di Finanza"
2) "se venissi eletto come presidente andrei in aspettativa"
riportiamo per intero i chiarimenti pervenutici dal suo stesso Reparto che confermano quanto da noi sostenuto (Ferrara può essere trasferito se eletto consigliere, pur non essendoci l'obbligo; Ferrara non andrà in aspettativa retribuita se eletto Presidente visto che tra le altre cose si tratta di un Municipio, dunque, in entrambi i casi, esistono problemi di compatibilità tra i 2 ruoli)
Di seguito, il testo integrale:
Guardia di Finanza
REPARTO TECNICO LOGISTICO AMMINISTRATIVO
DEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
Ufficio Personale e AA.GG. – Sezione Affari Generali, Relazioni con il Pubblico,
Protezione Sociale e Segreteria Permanente Co. Ba.R.-
Gentile Sig. Andrea Schiavone,
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comando Re.T.L.A. degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza La ringrazia per aver usufruito della casella di posta elettronica istituzionale del Reparto urp.tlaistruzione@pec.gdf.it.
Riscontriamo la Sua e-mail pervenuta questo Reparto in data 23 Maggio c.a. significandoLe quanto segue:
1. In merito alla domanda da Ella proposta tendente a conoscere se FERRARA Paolo “dovrà essere trasferito da Ostia”, si ribadisce che - come già Le ha rappresentato il Superiore Comando Generale della Guardia di Finanza in data 22 Aprile u.s. al punto (2) del documento di risposta – “ogni appartenente al Corpo per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura, al ricorrere di tale eventualità deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa”. Orbene, questo Reparto Tecnico Logistico Amministrativo degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza non è un Reparto operativo, ergo non esiste un obbligo per questa Amministrazione di trasferire FERRARA Paolo ad altra sede di servizio.
2. In merito alla affermazione di FERRARA Paolo: “se venissi eletto come presidente andrei in aspettativa” da Ella riportata, si ribadisce che - come già Le ha rappresentato il Superiore Comando Generale della Guardia di Finanza in data 22 Aprile u.s. al punto (3) del documento di risposta – “ogni appartenente al Corpo solo in caso di avvenuta elezione/nomina quale membro di un Consiglio Regionale ovvero del Parlamento (Nazionale o Europeo) è posto in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato elettorale, con conseguente preclusione di ogni valutazione circa i profili di impiego”. Non essendo sussumibile il caso in esame, afferente il FERRARA, nella fattispecie innanzi descritta, la affermazione del Militare è riconducibile ad una mera manifestazione di volontà personale.
Le ricordiamo che l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comando Re.T.L.A. degli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza è a Sua disposizione per ogni altra informazione.
Distinti saluti.
Ringraziamo per la risposta che conferma il rispetto della Guardia di Finanza verso i cittadini, valore che contraddistingue da sempre con onore l'Arma. Chiediamo invece a Paolo Ferrara maggiore prudenza nelle sue affermazioni, come nel caso in cui risulta 'mandatario di sè stesso', segnalato al COLLEGIO REGIONALE DI GARANZIA ELETTORALE.
22 maggio 2013
UNA SCUOLA DEVASTATA, UN TERRITORIO DA AMMINISTRARE
Una scuola materna all'Infernetto in via Bedollo 155. Nella notte del 21 maggio l'ennesimo raid dei vandali che questa volta se la prendono con i termosifoni finendo per allagare il complesso scolastico, dopo aver nel passato rotto il sistema d'allarme e rubato il contatore dell'acqua. Una zona che da anni, quella di Riserva Verde, mi vede schierato con i residenti per cercare di aver maggior sicurezza. Il vicino parco, pubblico, in stato di abbandono e lasciato in balìa a bande di teppistelli. Nessun mezzo pubblico, un presidio sanitario mai realizzato, due edifici privati (in via di Mezzocorona e in via Luson, i famosi R4 e R8) che, senza alcuna autorizzazione, dovevano diventare da non residenziali a residenziali, con storie di abusivismo coperte dall'amministrazione municipale. Una piccola area dell'Infernetto che raccoglie tutte le problematiche che sento più a cuore nel mio programma elettorale. Non è vero che un Municipio non può far niente. La verità è che chi è stato seduto negli scorsi 5 anni in Municipio non ha fatto niente. Oggi, il disagio per le famiglie dei bambini è stato enorme. E domani? Possibile che non ci sia alcuna soluzione a tutto questo degrado? Sorrido quando si dice che la scuola non è competenza del Comune: asili nido, materne, elementari e medie lo sono. Resto perplesso quando si dice che la sanità non è competenza del Comune: piccoli presidi sanitari sono previsti nel Piano Regolatore, in ogni zona. Sono sgomento quando vedo verde, mezzi pubblici, illuminazione, edilizia e stato delle strade nelle condizioni pessime che tutti conosciamo. Questo è il mio programma: un nuovo metodo di amministrare partendo dal territorio e dalla conoscenza dei suoi problemi. Di chiacchiere, promesse e proteste ne abbiamo avute abbastanza.
OSTIA, LE PAROLE A VANVERA DI PAOLO FERRARA (M5S) CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO
Nervose le parole di Paolo Ferrara, candidato alla Presidenza del Municipio X per il M5S. Ha dichiarato sulla sua pagina di FB che "come consigliere svolgerò il mio mandato rimanendo all’interno della Guardia di Finanza". In realtà dovrà essere trasferito da Ostia e anche l'affermazione "se venissi eletto come presidente andrei in aspettativa" è un caso non contemplato per il Municipio. Infatti, il Comando Generale della Guardia di Finanza, ha così risposto:
In merito alla Sua email del 07 aprile u.s., Le rappresentiamo che in linea generale, ogni appartenente al Corpo, ai sensi dell’art. 81 della legge 121/81, nonché di quanto previsto dalla Circolare n. 400000 del 23 dicembre 2003 del Corpo in materia di “Elezioni politiche o amministrative":
(1) all’atto dell’accettazione della candidatura è posto, ope legis, in aspettativa provvisoria con assegni per tutta la durata della campagna elettorale;
(2) per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura, al ricorrere di tale eventualità deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa;
(3) solo in caso di avvenuta elezione/nomina quale membro di un Consiglio Regionale ovvero del Parlamento (Nazionale o Europeo) è posto in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato elettorale (art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001), con conseguente preclusione di ogni valutazione circa i profili di impiego.
La legge dunque parla chiaro. Paolo Ferrara ha già ricevuto una denuncia per diffamazione e farebbe bene a controllare le parole scritte in libertà. Una certezza è nota a tutti: chi si è interessato delle problematiche del territorio non è certamente Paolo Ferrara, un emerito sconosciuto che dovrebbe però imparare a comportarsi rispettando i valori di lealtà e trasparenza dell'Arma della Guardia di Finanza in cui è arruolato dal 1989.
In merito alla Sua email del 07 aprile u.s., Le rappresentiamo che in linea generale, ogni appartenente al Corpo, ai sensi dell’art. 81 della legge 121/81, nonché di quanto previsto dalla Circolare n. 400000 del 23 dicembre 2003 del Corpo in materia di “Elezioni politiche o amministrative":
(1) all’atto dell’accettazione della candidatura è posto, ope legis, in aspettativa provvisoria con assegni per tutta la durata della campagna elettorale;
(2) per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura, al ricorrere di tale eventualità deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa;
(3) solo in caso di avvenuta elezione/nomina quale membro di un Consiglio Regionale ovvero del Parlamento (Nazionale o Europeo) è posto in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato elettorale (art. 68 del D.Lgs. n. 165/2001), con conseguente preclusione di ogni valutazione circa i profili di impiego.
La legge dunque parla chiaro. Paolo Ferrara ha già ricevuto una denuncia per diffamazione e farebbe bene a controllare le parole scritte in libertà. Una certezza è nota a tutti: chi si è interessato delle problematiche del territorio non è certamente Paolo Ferrara, un emerito sconosciuto che dovrebbe però imparare a comportarsi rispettando i valori di lealtà e trasparenza dell'Arma della Guardia di Finanza in cui è arruolato dal 1989.
OSTIA, M5S: DOPO LA PUNTATA DI REPORT IL CASO DI 'PAOLO FERRARA'
Dopo la puntata di Report sull'uso improprio dei fondi da parte del M5S, scoppia il caso di Paolo Ferrara (M5S), Appuntato Scelto della Guardia di Finanza e candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Paolo Ferrara risulta sui volantini pubblici 'mandatario' di se stesso. Eppure la legge parla chiaro: l'art.7 comma 3 della Legge 10/12/1993 n.515, esteso dalla recente legge n.96/2012, dispone che coloro che intendono candidarsi possono raccogliere fondi per il finanziamento della propria campagna elettorale esclusivamente per il tramite di un mandatario elettorale, persona delegata dallo stesso candidato. Paolo Ferrara, finanziere, dovrebbe saperlo: allora perché sui volantini pubblici distribuiti anche oggi ad Acilia, in Piazza San Leonardo da Porto Maurizio, compare il suo nome come 'mandatario' di se stesso? Paolo Ferrara si è già distinto per la non 'trasparenza' che invece il suo movimento si ritiene l'unico depositario. Informeremo le autorità di questo gravissimo fatto su cui intendiamo andare fino in fondo.
OSTIA, PAOLO FERRARA (M5S): UN FINANZIERE IN MISSIONE SEGRETA
Finalmente, dopo 2 mesi e solo grazie alla nostra insistenza, si è chiarita la posizione di Paolo Ferrara (M5S), candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Ferrara verrà sicuramente eletto (se non come presidente, sicuramente come consigliere municipale), ma verrà anche trasferito da Ostia. Lo scrive in data 21 maggio 2013 il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, cui appartiene: "l’Appuntato Scelto Paolo Ferrara ... è stato effettivamente posto - ope legis - in aspettativa provvisoria con assegni per tutta la durata della campagna elettorale sin dall’atto di accettazione della candidatura". Riteniamo che tale data ricorra dal 23 aprile da quando Ferrara (sempre dopo nostra insistenza) ha reso pubblica la sua anagrafe tributaria, vincolata appunto all'ufficializzazione della sua candidatura. Perché allora è passato un mese per avere questa informazione? La risposta è semplice: per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito Ferrara non potrà prestare servizio nel suo Reparto perché insistente nella circoscrizione di candidatura. Inoltre, poichè comunque verrà eletto, dovrà essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa. I suoi elettori, questo lo sanno? Poiché non è possibile conciliare le due cose, rinuncerà alla Guardia di Finanza, in cui è arruolato fin dal 1989, o prenderà sottogamba la nuova carica amministrativa? Non è certamente un'operazione di trasparenza comportarsi da finanziere 'in missione segreta'.
21 maggio 2013
ULTIMI GIORNI: APERTO IL GAZEBO, VIA ALL'INFORMAZIONE
GAZEBO-INFO POINT DEI CANDIDATI LISTA CIVICA MARINO: MANUELA FUSO, ANDREA SCHIAVONE. STABILIMENTO URBINATI, LUNGOMARE TOSCANELLI 119b, OSTIA. MATERIALE, PROGRAMMA ELETTORALE, INFORMAZIONI DI VOTO. APERTO TUTTI I GIORNI ORE 11:00-18:00.
20 maggio 2013
OSTIA - LISTA CIVICA MARINO, SCHIAVONE: "FERRARA (M5S) CANDIDATO E FINANZIERE, RISCHIO DI INQUINAMENTO DELLE ELEZIONI?"
Paolo Ferrara, candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII) e Appuntato Scelto presso il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza di Ostia dichiara di essere 'in aspettativa'. Abbiamo chiesto alla Guardia di Finanza, dal 7 aprile 2013 di confermare tali affermazioni.
Ad oggi non ci ha risposto il Reparto di appartenenza ma solo il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Centro Sportivo – Roma (Castelporziano), segnalandoci quanto segue: per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito, Ferrara non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura e, al ricorrere di tale eventualità, deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa.
Il Reparto di appartenenza deve chiarire con pronta risposta la posizione di Paolo Ferrara per non creare inquinamento nelle elezioni amministrative del X Municipio.
Ricordiamo che le procedure relative alla partecipazione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione alle campagne elettorali e i successivi adempimenti che le singole Amministrazioni ed Enti Locali sono tenute ad osservare in caso di elezione e/o nomina dei dipendenti pubblici, sono disciplinate non solo dalla Legge l° aprile 1981 n. 121 - art. 81, ma anche dal D.Lgs. n. 267/2000 artt. 77 e seguenti, dal D.P.R. 28 dicembre 2000, dalla Legge 24 aprile 1975 - art 8, nonché da quanto previsto dalla Circolare n. 400000 del 23 dicembre 2003 del Corpo in materia di “Elezioni politiche o amministrative”.
------------------------------------------
Legge 1 Aprile 1981, n. 121
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 aprile 1981, n. 100.
Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza.
Articolo 81. Norme di comportamento politico
Gli appartenenti alle forze di polizia debbono in ogni circostanza mantenersi al di fuori delle competizioni politiche e non possono assumere comportamenti che compromettano l'assoluta imparzialità delle loro funzioni. Agli appartenenti alle forze di polizia è fatto divieto di partecipare in uniforme, anche se fuori servizio, a riunioni e manifestazioni di partiti, associazioni e organizzazioni politiche o sindacali, salvo quanto disposto dall'articolo seguente. È fatto altresì divieto di svolgere propaganda a favore o contro partiti, associazioni, organizzazioni politiche o candidati ad elezioni.
Gli appartenenti alle forze di polizia candidati ad elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento della accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale e possono svolgere attività politica e di propaganda, al di fuori dell'ambito dei rispettivi uffici e in abito civile. Essi, comunque non possono prestare servizio nell'ambito della circoscrizione nella quale si sono presentati come candidati alle elezioni, per un periodo di tre anni dalla data delle elezioni stesse.
Ad oggi non ci ha risposto il Reparto di appartenenza ma solo il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Centro Sportivo – Roma (Castelporziano), segnalandoci quanto segue: per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito, Ferrara non può prestare servizio in un reparto insistente nella circoscrizione di candidatura e, al ricorrere di tale eventualità, deve essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa.
Il Reparto di appartenenza deve chiarire con pronta risposta la posizione di Paolo Ferrara per non creare inquinamento nelle elezioni amministrative del X Municipio.
Ricordiamo che le procedure relative alla partecipazione dei dipendenti della Pubblica Amministrazione alle campagne elettorali e i successivi adempimenti che le singole Amministrazioni ed Enti Locali sono tenute ad osservare in caso di elezione e/o nomina dei dipendenti pubblici, sono disciplinate non solo dalla Legge l° aprile 1981 n. 121 - art. 81, ma anche dal D.Lgs. n. 267/2000 artt. 77 e seguenti, dal D.P.R. 28 dicembre 2000, dalla Legge 24 aprile 1975 - art 8, nonché da quanto previsto dalla Circolare n. 400000 del 23 dicembre 2003 del Corpo in materia di “Elezioni politiche o amministrative”.
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Legge 1 Aprile 1981, n. 121
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 aprile 1981, n. 100.
Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza.
Articolo 81. Norme di comportamento politico
Gli appartenenti alle forze di polizia debbono in ogni circostanza mantenersi al di fuori delle competizioni politiche e non possono assumere comportamenti che compromettano l'assoluta imparzialità delle loro funzioni. Agli appartenenti alle forze di polizia è fatto divieto di partecipare in uniforme, anche se fuori servizio, a riunioni e manifestazioni di partiti, associazioni e organizzazioni politiche o sindacali, salvo quanto disposto dall'articolo seguente. È fatto altresì divieto di svolgere propaganda a favore o contro partiti, associazioni, organizzazioni politiche o candidati ad elezioni.
Gli appartenenti alle forze di polizia candidati ad elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento della accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale e possono svolgere attività politica e di propaganda, al di fuori dell'ambito dei rispettivi uffici e in abito civile. Essi, comunque non possono prestare servizio nell'ambito della circoscrizione nella quale si sono presentati come candidati alle elezioni, per un periodo di tre anni dalla data delle elezioni stesse.
16 maggio 2013
WATERFRONT DI OSTIA: INCONTRO PUBBLICO CON I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DEL X MUNICIPIO (ex-XIII)
Venerdì 17 maggio 2013, ore 10
Piazza della Stazione Vecchia
aula Massimo Di Somma, sede Municipio X (ex-XIII)
No al waterfront di Alemanno, si alla riqualificazione del lungomare di Ostia in termini di occupazione, rilancio turistico, difesa delle aree demaniali e integrazione del sistema balneare. Questa la posizione che esporrò domani nell'aula Di Somma, delegato da Andrea Tassone, candidato alla presidenza del Municipio X (ex-XIII) per la coalizione del centrosinistra. Aberrante la posizione di Rasi per il centrodestra ("più cemento per tutti"), speculativa quella di Notturni per la Lista Marchini ("partiamo dal raddoppio del porto"), da ascoltare le altre dei restanti candidati, anche quella di Ferrara del M5S che parla "di una nuova idea" pur essendo, nel suo programma, il lungomare di Ostia lo zibaldone di vecchi progetti ormai superati.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo incontro pubblico che sarà di certo 'divertente'. Nel seguente video, un assaggio di quel che sarà.
Waterfront di Roma - Candidati alla Presidenza del X (Municipio - ex-XIII) a confronto
(video da RomaUno)
14 maggio 2013
DIFENDIAMO IL TURISMO DI OSTIA
Dopo il Waterfront e il Distretto Turistico Balneare: dove e come intervenire ?
Il turismo non è la 'vacanza'.
La giunta Alemanno ha partorito due mostri nel X Municipio che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo dell'industria turistica e con l’incentivazione del turismo italiano e straniero sul litorale romano.
- il progetto del Waterfront è pura speculazione di edilizia turistica (alberghi, parchi giochi, strutture commerciali)
- il Distretto Turistico Balneare è un’agevolazione, ai limiti della legalità e costituzionalità, a favore della sola categoria dei balneari sulla base di un protocollo d’intesa voluto dalla Giunta Alemanno, che include anche i costruttori romani e l’EUR SpA.
Il X Municipio ha già tutto quello che occorre al turista, sia d’inverno che d’estate: il mare, le pinete, un patrimonio archeologico eccezionale, la vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino, la presenza di un porto turistico, un collegamento ferrato con Roma (pur da migliorare), una ristorazione che non teme confronti, locali notturni a non finire, una popolazione colta ed educata.
Tre parole chiave: promozione, accoglienza, ricettività.
Il turismo non è la 'vacanza'.
La giunta Alemanno ha partorito due mostri nel X Municipio che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo dell'industria turistica e con l’incentivazione del turismo italiano e straniero sul litorale romano.
- il progetto del Waterfront è pura speculazione di edilizia turistica (alberghi, parchi giochi, strutture commerciali)
- il Distretto Turistico Balneare è un’agevolazione, ai limiti della legalità e costituzionalità, a favore della sola categoria dei balneari sulla base di un protocollo d’intesa voluto dalla Giunta Alemanno, che include anche i costruttori romani e l’EUR SpA.
Il X Municipio ha già tutto quello che occorre al turista, sia d’inverno che d’estate: il mare, le pinete, un patrimonio archeologico eccezionale, la vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino, la presenza di un porto turistico, un collegamento ferrato con Roma (pur da migliorare), una ristorazione che non teme confronti, locali notturni a non finire, una popolazione colta ed educata.
Tre parole chiave: promozione, accoglienza, ricettività.
12 maggio 2013
OSTIA E IL 'TURISMO' CRIMINALE: RIDICOLO BORDONI.
Davide Bordoni dovrebbe avere il pudore di non parlare della criminalità ad Ostia, lui, che si vanta da oltre 10 anni di aver fatto di tutto per "rafforzare la sicurezza sul territorio". Perché le cose sono due: o è stato incapace o racconta una falsità. I fatti parlano da soli. Oppure dovrebbe discutere del proprio fallimento con i fidi Alemanno e Vizzani, uscente presidente del X Municipio, che hanno sbandierato dati improponibili sul livello della sicurezza in città. Proprio loro tre, che avevano fatto della sicurezza il cavallo di battaglia elettorale nel 2008. 5 anni di devastazione del territorio. Usura, prostituzione, droga, armi, giochi e scommesse illegali, racket, abusivismo commerciale, riciclaggio, infiltrazioni della criminalità organizzata: che altro ci dobbiamo mettere ad Ostia? Forza, Bordoni, pensaci tu. Perché ormai ci manca solo che ci inventiamo il casinò ad Ostia per farci arrivare la mafia russa (o già è arrivata?). Solo una cosa in questi ultimi 5 anni i tre signori di sopra, con il loro pessimo operato, sono riusciti ad ottenere: l'incremento del turismo ad Ostia. Quello criminale.
8 maggio 2013
X MUNICIPIO, OSTIA: LA 4 GIORNI DELLA LISTA CIVICA MARINO
Competenza, onestà, impegno: questi i 3 valori, non chiacchiere, che emergeranno nella 4 giorni di incontri che la Lista Civica per Ignazio Marino promuove sul litorale romano. Un X Municipio (ex-XIII), devastato dal cemento, dalla criminalità e dall'incuria di chi ha governato negli ultimi 5 anni. Si comincia domani, giovedì 9 maggio, ore 15:30 con la presentazione dei candidati della lista nell'aula municipale Di Somma in piazza della Stazione Vecchia. Seguirà un secondo incontro, sempre in municipio, venerdì 10 alle ore 11 per la presentazione del programma alla presenza dei candidati Andrea Schiavone, Manuela Fuso e Tonino Ricci. In particolare si illustreranno i punti del programma di Ignazio Marino declinandolo sul X Municipio dal momento che il programma proposto dal centrosinistra non ha visto coinvolta la Lista Civica. Riqualificazione dell'Idroscalo, risanamento idrogeologico, waterfront e blocco del consumo di territorio saranno con la riconquista del verde e del decoro urbano i temi principali. Terzo appuntamento, Sabato 11 alle ore 19:30 presso il Circolo Golf di Casalpalocco (via Niceneto, 2) dove si terrà l'incontro pubblico 'Stop al Carico Urbanistico' durante il quale verrà presentata la diffida ai dipartimenti romani di proseguire, in questi ultimi giorni della giunta Alemanno, dal concedere ulteriore cementificazione nel nostro municipio. L'evento finale sarà la presenza di Ignazio Marino Domenica 12 alle ore 12 a Ostia.
7 maggio 2013
STOP AL CARICO URBANISTICO NEL X MUNICIPIO (ex XIII)
Dal 2004 al 2011 nel X Municipio sono
stati accettati 2.093 permessi di costruire su 11.068 totali di tutta Roma,
vale a dire il 19%. Per abusi edilizi commessi, nello stesso periodo, il X
Municipio è secondo soltanto al XIV Municipio (ex XIX), che però ha avuto solo 788
permessi accettati.
Chiaro che l'attività edilizia rende
moltissimo, soprattutto perché il X Municipio è zona pregiata per lo sviluppo
di quartieri residenziali: mare, pinete, scavi archeologici.
Tre parole chiave: riqualificazione,
edilizia dei servizi pubblici, lotta all’abusivismo edilizio ed urbanistico.
UN METODO PER AMMINISTRARE, NON UN PROGRAMMA
In un Municipio come il nostro non c'è bisogno di alcun programma ma di un nuovo metodo di amministrare. Competenza, onestà e impegno: queste le caratteristiche di un buon amministratore. Il programma lo fa un Governo, chi ha responsabilità, un Presidente del Municipio non un Consigliere. Mi viene da ridere a leggere i programmi degli 'altri': tappo le buche, più biciclette, sistemo la Roma-Lido, raddoppio la Colombo, etc... Ma come fanno a promettere cose che non possono garantire? Oppure è un modo per farsi conoscere, per dire cosa sarebbero capaci di amministrare? Io ho dimostrato in 7 anni di dure battaglie sul territorio che competenza, onestà ed impegno non sono parole che servono per imbrogliare la gente. Entrerò in Municipio e affronterò giorno per giorno tutti i problemi dei cittadini e tutti i problemi del territorio. Questo è il mio programma, a servizio della gente.
Ora mi serve il tuo aiuto casa per casa, voto per voto per strappare un si. Credo di meritarmelo tutto e non per presunzione. La gente di solito non esprime preferenze, segna una croce su un simbolo. Questa volta il simbolo è solo SCHIAVONE: crociami, barrami, segnami, scrivimi, fai come ti pare ma fallo!