3 novembre 2016

L'ODG APRE UN FASCICOLO SU FEDERICA ANGELI (LA REPUBBLICA)

Con protocollo n.6037 del 3 novembre 2016 il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti ha aperto un fascicolo su Federica Angeli, giornalista del quotidiano La Repubblica.
Il segretario Paolo Pirovano, così scrive all'ordine regionale: "Si trasmette per opportuna conoscenza e per quanto di competenza, la segnalazione a firma di Andrea Schiavone". La segnalazione è quella di un mese fa esatto (prot. n.5506 del 3 ottobre 2016), inviata al Consiglio di Disciplina presso l'Ordine dei Giornalisti di Roma/Lazio. Gravissimo il contenuto dell'articolo pubblicato dal quotidiano La Repubblica, costruito per la difesa dell'ex presidente del X Municipio, Andrea Tassone (PD, arrestato per 'Mafia Capitale' e oggi sotto processo a piede libero). La Angeli con la sua consorteria di Facebook (p.es., Davide Chiarantini, sedicente ex appartenente alla Gdf, che gestisce la sua pagina pubblica di Facebook) ha difeso nell'articolo l'operato di 2 testimoni chiamati nel processo di 'Mafia Capitale' dalla difesa di Andrea Tassone: Andrea Storri (PD, coordinatore della campagna elettorale di Tassone ed ex Assessore al Bilancio sempre sotto Tassone) e Claudio Saccotelli. Quest'ultimo, a suo tempo chiamato da Tassone come direttore del X Municipio, non solo risulta coinvolto nell'illecito bando di gara per le spiagge libere attrezzate di Ostia su cui si è duramente espressa l'Autorità Nazionale Anticorruzione dopo l'esposto di LabUr, ma risulta anche indagato (1) per presunti e gravi illeciti amministrativi nella gestione della pedonalizzazione del lungomare di Ostia (mancata attribuzione di oltre 500mila euro per l'occupazione di suolo pubblico) voluta da Tassone (anch'esso indagato nello stesso processo).
Inutile dire che quella pedonalizzazione fu sostenuta dalla giornalista Federica Angeli ('Viva la pedonalizzazione!"). Attendiamo senza fretta l'esito della segnalazione per violazione degli artt. 2 e 8 del Testo Unico dei Doveri del Giornalista. Ricordiamo che compete all'Ordine dei Giornalisti far osservare la deontologia della professione ai propri iscritti. Nel caso di un comportamento ritenuto scorretto da parte di un giornalista, si può presentare un esposto all'Ordine regionale presso il quale risulta iscritto il giornalista che, tramite il Consiglio di disciplina territoriale, valuterà la sussistenza o meno della violazione del codice professionale. Singolare il fatto che, dopo un mese, non risponda l'Ordine dei Giornalisti di Roma/Lazio (cui è iscritta la Angeli) ma il Consiglio Nazionale, il cui presidente è Enzo Iacopino, il cui mandato sarebbe scaduto a maggio 2016 se il Governo Renzi non avesse fatto il solito piccolo emendamento che consente a Iacopino di restare in carica fino al 31 dicembre 2016 (2). Sono certo a questo punto che Iacopino eserciterà la sua funzione al servizio di una corretta e veritiera informazione concepita come diritto dei singoli e della collettività nei confronti di una giornalista che da 3 anni riceve in continuazione denunce su denunce per diffamazione ed altro ancora.

(1) - Il Messaggero, 1 novembre 2016
(2) - Art. 12 quater del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 302 del 30 dicembre 2015), coordinato con la legge di conversione 25 febbraio 2016, n. 21 (in Gazzetta Ufficiale - alla pag. 1), recante: "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.". (16A01640) (GU Serie Generale n.47 del 26-2-2016)

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