3 febbraio 2016

OSTIA: L'IMMONDO FANGO DEL PD SULLA POLIZIA DI STATO

Federica Angeli (Repubblica)
La notizia è il cambio al vertice del Commissariato di Ostia. Lo schifo è che questa volta, ad Ostia, ad essere infangata, denigrata e diffamata è la Polizia di Stato. Il PD di mafia capitale, quello dell'ex-presidente Andrea Tassone (arrestato perchè in consorteria con Buzzi e Carminati), lo fa con l'ex-consigliere Giovanni Zannola, anche lui 'citato' in mafia capitale (informativa della Digos del 23 gennaio 2014) ma soprattutto con le immonde parole della giornalista di Repubblica, Federica Angeli: "Voglio solo far notare che da oggi in poi le "sponde" che i malavitosi e i finti paladini della legalità hanno avuto in quel commissariato [di Ostia, ndr] possono anche chiedere il trasferimento. I dirigenti passano, gli agenti invece purtroppo restano. Ma non per sempre. Non c'è cosa che mi fa più schifo di sapere che chi deve fermare il male ci va a braccetto. Da oggi fine dei giochi. A tutti quei tanti poliziotti che nel X Municipio hanno sempre fatto il loro difficile dovere invece dico: è il vostro momento. Il 2016: l'anno del raccolto" (1). Non si sa di quale raccolto parli, una giornalista, che lancia gravi accuse sulla sua pagina pubblica senza fare nomi e indicare i fatti, violando senza pudore la deontologia professionale. Non sappiamo neppure cosa abbia da esultare Zannola: "Oggi, per Ostia, è giorno di festa e di libertà. Era ora" (2). Di certo sappiamo che il locale ad Ostia di Zannola (Quore Matto) è stato chiuso da parte dei NAS dei Carabinieri e non dalla Polizia di Stato "perchè esercitava senza licenza l'attività di somministrazione di cibi e bevande" e che il locale di Zannola è stato oggetto il 9 marzo 2015 di "un attentato atipico, perchè posto in essere con modalità tali da non arrecare alcun reale danno alla struttura" (3), che però è stato con falsità tendenziose enfatizzato dal PD. Di certo sappiamo che Federica Angeli non è nuova a certe forme di pura e infondata delazione, che esiste su di lei un dossier consegnato in Commissione parlamentare Antimafia e che ha ricevuto di recente una discutibile onorificenza 'per i suoi elevati valori morali' da parte del Presidente della Repubblica (4).
Dunque, se la giornalista e l'ex-consigliere sono credibili, facciano nomi e cognomi. Altrimenti infangare in questa maniera l'ex-dirigente Antonio Franco e l'operato dei suoi uomini è semplicemente un reato.

(1) mercoledì 3 febbraio 2016, ore 14:51
https://www.facebook.com/AngeliFederica/posts/1003922366333151

(2) mercoledì 3 febbraio 2016, ore 14:17
https://www.facebook.com/giovanni.zannola/posts/10208750144700993

(3) pag. 460 di 834, Relazione della Commissione di accesso presso Roma Capitale, decreto Prefetto di Roma 15/12/2014, n.292944/2014

(4) - PEC del 27 gennaio 2016 -
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ALLA CANCELLERIA DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Ill.mo Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella,
forte è lo stupore davanti al conferimento dell'onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (serie VI, n.582) a Federica Angeli, giornalista del quotidiano La Repubblica, avvenuto il 21 dicembre 2015 tramite Suo motu proprio e reso pubblico solo su Facebook, con il coinvolgimento del Consigliere Giovanni Grasso.
In attesa di leggerne la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, segnaliamo che la consueta e puntuale verifica di assenza di procedimenti penali in corso o conclusi con sentenza di condanna, non sembra esser stata eseguita nei confronti della giornalista. Sono a tutti noti i molteplici procedimenti penali di Federica Angeli, da lei stessa raccontati, come p.es. il recente rinvio a giudizio per aver diffamato a mezzo stampa l'ex-vicecapo del Viminale (dott. Nicola Izzo), assolto da ogni imputazione ben 2 anni fa. Ebbene, seppure Federica Angeli sia stata assolta il 20 gennaio 2016, alla data del decreto di concessione (21 dicembre 2015) risultava pertanto con carichi pendenti e con almeno altri 12 procedimenti penali ancora in corso.
La stessa Federica Angeli ha poi reso pubblica una sua condanna per diffamazione, narrando della sua frequentazione presso lo stabilimento balneare Village ad Ostia con la famiglia mafiosa dei Fasciani: "Perché credimi, i Fasciani sono solo più esposti di tanti altri. E quelli con un codice d'onore vero, che i Triassi e gli Spada non avranno mai. Sabrina Fasciani un giorno mi si avvicinò, mi strinse la mano e mi disse: t'ho sentito al telefono con l'avvocato tuo che gli spiegavi che preferivi essere condannata (cosa che poi è successo, la mia prima e unica condanna per diffamazione a mezzo stampa) piuttosto che fare il nome della fonte (unica cosa che mi avrebbe salvato dalla condanna)".
Chiediamo dunque, con il massimo rispetto della Istituzione democratica che Lei rappresenta, un chiarimento da parte della Cancelleria dell'Ordine in merito ai quesiti sopra narrati.
Con osservanza,


dr.Ing. Andrea Schiavone

2 commenti:

  1. E' praticamente impossibile per l'uomo della strada, onesto che cerca di credere sempre nelle istituzioni capire chi è veramente dalla parte della verità!! ma che tristezza.....

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    1. Sarebbe meglio che ognuno facesse il proprio mestiere e parlasse (o scrivesse) senza ingannare la fede pubblica.

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