Finalmente, dopo 2 mesi e solo grazie alla nostra insistenza, si è chiarita la posizione di Paolo Ferrara (M5S), candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Ferrara verrà sicuramente eletto (se non come presidente, sicuramente come consigliere municipale), ma verrà anche trasferito da Ostia. Lo scrive in data 21 maggio 2013 il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, cui appartiene: "l’Appuntato Scelto Paolo Ferrara ... è stato effettivamente posto - ope legis - in aspettativa provvisoria con assegni per tutta la durata della campagna elettorale sin dall’atto di accettazione della candidatura". Riteniamo che tale data ricorra dal 23 aprile da quando Ferrara (sempre dopo nostra insistenza) ha reso pubblica la sua anagrafe tributaria, vincolata appunto all'ufficializzazione della sua candidatura. Perché allora è passato un mese per avere questa informazione? La risposta è semplice: per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito Ferrara non potrà prestare servizio nel suo Reparto perché insistente nella circoscrizione di candidatura. Inoltre, poichè comunque verrà eletto, dovrà essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa. I suoi elettori, questo lo sanno? Poiché non è possibile conciliare le due cose, rinuncerà alla Guardia di Finanza, in cui è arruolato fin dal 1989, o prenderà sottogamba la nuova carica amministrativa? Non è certamente un'operazione di trasparenza comportarsi da finanziere 'in missione segreta'.
22 maggio 2013
OSTIA, PAOLO FERRARA (M5S): UN FINANZIERE IN MISSIONE SEGRETA
Finalmente, dopo 2 mesi e solo grazie alla nostra insistenza, si è chiarita la posizione di Paolo Ferrara (M5S), candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII). Ferrara verrà sicuramente eletto (se non come presidente, sicuramente come consigliere municipale), ma verrà anche trasferito da Ostia. Lo scrive in data 21 maggio 2013 il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, cui appartiene: "l’Appuntato Scelto Paolo Ferrara ... è stato effettivamente posto - ope legis - in aspettativa provvisoria con assegni per tutta la durata della campagna elettorale sin dall’atto di accettazione della candidatura". Riteniamo che tale data ricorra dal 23 aprile da quando Ferrara (sempre dopo nostra insistenza) ha reso pubblica la sua anagrafe tributaria, vincolata appunto all'ufficializzazione della sua candidatura. Perché allora è passato un mese per avere questa informazione? La risposta è semplice: per tre anni a far data dalle elezioni e indipendentemente dal loro esito Ferrara non potrà prestare servizio nel suo Reparto perché insistente nella circoscrizione di candidatura. Inoltre, poichè comunque verrà eletto, dovrà essere avvicendato presso altra sede ovvero impiegato in una articolazione non operativa. I suoi elettori, questo lo sanno? Poiché non è possibile conciliare le due cose, rinuncerà alla Guardia di Finanza, in cui è arruolato fin dal 1989, o prenderà sottogamba la nuova carica amministrativa? Non è certamente un'operazione di trasparenza comportarsi da finanziere 'in missione segreta'.
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