24 febbraio 2016

OSTIA E COMMISSIONE ANTIMAFIA: LA RISPOSTA ALL'ON. ROSY BINDI

Il comunicato stampa della Commissione Antimafia
Sono meravigliato che l'On. Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, sia stata costretta ad intervenire dopo un imbarazzante polverone alzato da un esponente del suo partito e dalla sua consorteria. Da cittadino, ho solo inoltrato alla Commissione Antimafia un esposto che per legge deve essere tenuto segreto ma poiché, come è accaduto in passato, alcune notizie sensibili sono state invece rese note, ho deciso di renderlo pubblico autorizzandone la divulgazione. Rimane integro tutto il suo contenuto di denuncia di fatti documentati molto gravi accaduti ad Ostia, sui quali gli organi preposti (non solo la Commissione Antimafia) stanno indagando. Se la Commissione Antimafia ha bisogno di chiarimenti può sempre convocarmi, da semplice cittadino, fuori dallo scontro politico tra PD e M5S. Di certo non devo rispondere a quella parte del PD che si è distinta in Mafia Capitale per gli arresti subiti, tra cui Tassone, amico di una giornalista del quotidiano La Repubblica, che lo ha sempre difeso e sostenuto. Mi auguro di ricevere la stessa attenzione da parte della Commissione Antimafia riservata fino ad oggi ad altre realtà del territorio di Ostia e sono certo che l'On. Rosy Bindi sarà il garante di un percorso atto a ristabilire la verità dei fatti da me narrati.

9 febbraio 2016

FEDERICA ANGELI E IL PASTICCIO DEL QUIRINALE

Dopo 50 giorni ancora non esiste alcuna pubblica evidenza dell'onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica Italiana (Sergio Mattarella) a Federica Angeli, giornalista del quotidiano La Repubblica. Si tratterebbe dell'onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI, serie VI, n.582) conferita 'motu proprio' da Mattarella il 21 dicembre 2015 ma resa nota solo sulla pagina facebook della giornalista e non sul sito del Quirinale. Un'onorificenza del tutto 'eccezionale', visto quello che prevede la legge (D.P.R. 31 ottobre 1952, Approvazione dello Statuto dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana, pubblicato nella Gazz. Uff. 29 novembre 1952, n. 277).
Non si capisce infatti (artt.1 e 2) per quali "benemerenze di segnalato rilievo" sia stata conferita l'onorificenza a Federica Angeli: nel campo delle lettere (perché giornalista) o per "attività svolte a fini sociali"? Le uniche informazioni ufficiali reperibili dal sito del Quirinale sono racchiuse in uno striminzito comunicato stampa uscito dopo la nostra richiesta di spiegazioni:

Il Presidente Mattarella ha ricevuto i giornalisti Federica Angeli e Paolo Borrometi
Comunicato
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale Federica Angeli e Paolo Borrometi, giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata.
Roma, 26 gennaio 2016

A prescindere dal fatto che il giornalista Paolo Borrometi ha 33 anni mentre sul sito del Quirinale si legge che "di norma non si possono conferire onorificenze in favore di cittadini italiani che non abbiano compiuto il 35° anno di età", a prescindere che Borrometi è un semplice giornalista pubblicista e non professionista (come tanti blogger in Sicilia che scrivono di mafia e sono minacciati) (1), il comunicato non parla di alcun conferimento, come invece accaduto in altre occasioni. Un esempio su tutti: l’eroico bangladese Sobuj Khalifa, per il quale (assieme ad altri) è stato fatto del Quirinale un comunicato stampa il 10 ottobre 2015 e poi organizzata la cerimonia di consegna delle onorificenze il 17 novembre 2015.
Inoltre poiché (artt. 4 e 5) "a nessuno può essere per la prima volta conferita onorificenza di grado superiore a quello di Cavaliere", il fatto che Mattarella abbia conferito a Federica Angeli il grado di Ufficiale (superiore a Cavaliere), avrebbe meritato nel comunicato almeno una breve spiegazione. Invece, nulla. Addirittura il dott. Giovanni Grasso (Consigliere per la Stampa e la Comunicazione, uno degli 11 Consiglieri di Mattarella), collega della Angeli e promotore dell'onorificenza, avrebbe direttamente comunicato il 21 gennaio 2016 il conferimento dell'onorificenza facendo un'eccezione a quanto previsto dagli artt. 6, 7 e 18, creando non poca confusione.
"Volevo solo dirti che da oggi sei Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Il presidente Mattarella ha deciso di darti questa onorificenza per ciò che sei e per quanto fai. Volevo essere io a dirtelo".
Personaggi della stampa italiana, molto amici di Federica Angeli, come Vittorio Zucconi (direttore dell'edizione web di Repubblica dalla creazione fino al 2015), Giuseppe Giulietti (giornalista e politico, dal 15 dicembre 2015 presidente del sindacato unitario dei giornalisti italiani, FNSI), Giovanni Spampinato (direttore dell'osservatorio Ossigeno per l'Informazione) ed altri (compresa l'ANSA e l'AGI) hanno scritto di un'onorificenza di Cavaliere OMRI conferita il 21 gennaio 2016, quando invece si tratterebbe di Ufficiale OMRI il 21 dicembre 2015 (un mese prima). In pratica nessuno ha controllato una notizia passata su facebook e mai riportata dal Quirinale.
La data, oltre al grado di onorificenza, non è un dettaglio.
Premesso che le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione, e che soltanto le concessioni attraverso il 'motu proprio' presidenziale possono avvenire in qualunque data, c'è da notare che per il conferimento di qualsiasi onorificenza è necessaria una puntuale verifica di assenza di procedimenti penali in corso o conclusi con sentenza di condanna. Nel caso di Federica Angeli questo non è stato fatto o comunque non è stato tenuto in considerazione da Mattarella perché (e a raccontarlo è la stessa giornalista) alla data del 21 dicembre 2015 risultava (almeno) condannata in primo grado per diffamazione (2) e rinviata a giudizio per aver diffamato a mezzo stampa l'ex-vicecapo del Viminale (dott. Nicola Izzo) (3).
In tutto questo pastrocchio di democrazia e di privilegi concessi senza alcuna motivazione pubblica, si inseriscono le nostre comunicazioni con il Quirinale, avvenute tramite il dr. Costantino Del Riccio, che per il Quirinale ricopre l'incarico di Capo dell'Unità Speciale per la Documentazione e la Stampa. Il 22 gennaio 2016 (dunque il giorno dopo il finto annuncio dell'onorificenza a Cavaliere), scriveva: "... il Quirinale non ha  diramato nessun comunicato sulla concessione dell’onorificenza alla signora Federica Angeli. Lunedì prossimo nell'apposita sezione del sito troverà il nominativo nell'aggiornamento settimanale fatto a cura dei competenti Uffici". Nessun aggiornamento è stato ancora fatto (dopo 50 giorni da quel 21 dicembre), anche se il Quirinale il 25 gennaio 2016 ribadiva: "l’insignita può fare uso del titolo e della decorazione relativa essendo già avvenuta la registrazione del decreto di concessione nell'albo dell’ordine. La pubblicazione sul sito che ha valenza esclusivamente conoscitiva ... seguirà nei prossimi giorni".

A questo punto attenderemo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e il previsto aggiornamento del sito del Quirinale. L'unica certezza la riponiamo nel Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che quando il 21 dicembre 2015 ha conferito l'eccezionale onorificenza a Federica Angeli, dribblando ogni regola, ha usato discrezionalità nel comunicarla preferendo che lo facesse la diretta interessata sulla sua pagina di facebook. Non solo, Mattarella, da buon meteorologo, prevedeva che il 20 gennaio 2016 e il 5 febbraio 2016 Federica Angeli comunicasse, sempre da facebook, la sua assoluzione nel rinvio a giudizio contro Izzo e nell'appello per la condanna subita. Sempre che questi siano i soli episodi di un pasticcio di comunicazione creato dal Quirinale.

(1) nr.839, categoria: pubblicisti, nome: BORROMETI PAOLO, nato: 01/02/1983, data iscrizione: 24/01/2013 (http://www.odgsicilia.it/Home/albo.asp?cognome=borometi)
(2) https://it-it.facebook.com/AngeliFederica/posts/1004868796238508
(3) https://it-it.facebook.com/AngeliFederica/posts/996633187062069

3 febbraio 2016

OSTIA: L'IMMONDO FANGO DEL PD SULLA POLIZIA DI STATO

Federica Angeli (Repubblica)
La notizia è il cambio al vertice del Commissariato di Ostia. Lo schifo è che questa volta, ad Ostia, ad essere infangata, denigrata e diffamata è la Polizia di Stato. Il PD di mafia capitale, quello dell'ex-presidente Andrea Tassone (arrestato perchè in consorteria con Buzzi e Carminati), lo fa con l'ex-consigliere Giovanni Zannola, anche lui 'citato' in mafia capitale (informativa della Digos del 23 gennaio 2014) ma soprattutto con le immonde parole della giornalista di Repubblica, Federica Angeli: "Voglio solo far notare che da oggi in poi le "sponde" che i malavitosi e i finti paladini della legalità hanno avuto in quel commissariato [di Ostia, ndr] possono anche chiedere il trasferimento. I dirigenti passano, gli agenti invece purtroppo restano. Ma non per sempre. Non c'è cosa che mi fa più schifo di sapere che chi deve fermare il male ci va a braccetto. Da oggi fine dei giochi. A tutti quei tanti poliziotti che nel X Municipio hanno sempre fatto il loro difficile dovere invece dico: è il vostro momento. Il 2016: l'anno del raccolto" (1). Non si sa di quale raccolto parli, una giornalista, che lancia gravi accuse sulla sua pagina pubblica senza fare nomi e indicare i fatti, violando senza pudore la deontologia professionale. Non sappiamo neppure cosa abbia da esultare Zannola: "Oggi, per Ostia, è giorno di festa e di libertà. Era ora" (2). Di certo sappiamo che il locale ad Ostia di Zannola (Quore Matto) è stato chiuso da parte dei NAS dei Carabinieri e non dalla Polizia di Stato "perchè esercitava senza licenza l'attività di somministrazione di cibi e bevande" e che il locale di Zannola è stato oggetto il 9 marzo 2015 di "un attentato atipico, perchè posto in essere con modalità tali da non arrecare alcun reale danno alla struttura" (3), che però è stato con falsità tendenziose enfatizzato dal PD. Di certo sappiamo che Federica Angeli non è nuova a certe forme di pura e infondata delazione, che esiste su di lei un dossier consegnato in Commissione parlamentare Antimafia e che ha ricevuto di recente una discutibile onorificenza 'per i suoi elevati valori morali' da parte del Presidente della Repubblica (4).
Dunque, se la giornalista e l'ex-consigliere sono credibili, facciano nomi e cognomi. Altrimenti infangare in questa maniera l'ex-dirigente Antonio Franco e l'operato dei suoi uomini è semplicemente un reato.

(1) mercoledì 3 febbraio 2016, ore 14:51
https://www.facebook.com/AngeliFederica/posts/1003922366333151

(2) mercoledì 3 febbraio 2016, ore 14:17
https://www.facebook.com/giovanni.zannola/posts/10208750144700993

(3) pag. 460 di 834, Relazione della Commissione di accesso presso Roma Capitale, decreto Prefetto di Roma 15/12/2014, n.292944/2014

(4) - PEC del 27 gennaio 2016 -
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ALLA CANCELLERIA DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Ill.mo Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella,
forte è lo stupore davanti al conferimento dell'onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (serie VI, n.582) a Federica Angeli, giornalista del quotidiano La Repubblica, avvenuto il 21 dicembre 2015 tramite Suo motu proprio e reso pubblico solo su Facebook, con il coinvolgimento del Consigliere Giovanni Grasso.
In attesa di leggerne la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, segnaliamo che la consueta e puntuale verifica di assenza di procedimenti penali in corso o conclusi con sentenza di condanna, non sembra esser stata eseguita nei confronti della giornalista. Sono a tutti noti i molteplici procedimenti penali di Federica Angeli, da lei stessa raccontati, come p.es. il recente rinvio a giudizio per aver diffamato a mezzo stampa l'ex-vicecapo del Viminale (dott. Nicola Izzo), assolto da ogni imputazione ben 2 anni fa. Ebbene, seppure Federica Angeli sia stata assolta il 20 gennaio 2016, alla data del decreto di concessione (21 dicembre 2015) risultava pertanto con carichi pendenti e con almeno altri 12 procedimenti penali ancora in corso.
La stessa Federica Angeli ha poi reso pubblica una sua condanna per diffamazione, narrando della sua frequentazione presso lo stabilimento balneare Village ad Ostia con la famiglia mafiosa dei Fasciani: "Perché credimi, i Fasciani sono solo più esposti di tanti altri. E quelli con un codice d'onore vero, che i Triassi e gli Spada non avranno mai. Sabrina Fasciani un giorno mi si avvicinò, mi strinse la mano e mi disse: t'ho sentito al telefono con l'avvocato tuo che gli spiegavi che preferivi essere condannata (cosa che poi è successo, la mia prima e unica condanna per diffamazione a mezzo stampa) piuttosto che fare il nome della fonte (unica cosa che mi avrebbe salvato dalla condanna)".
Chiediamo dunque, con il massimo rispetto della Istituzione democratica che Lei rappresenta, un chiarimento da parte della Cancelleria dell'Ordine in merito ai quesiti sopra narrati.
Con osservanza,


dr.Ing. Andrea Schiavone